canzoni fanno bene umore

Pink Floyd e Armstrong: le canzoni che fanno bene all’umore

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

La mattina, davanti a un buon caffè, ci vuole una canzone precisa per stare bene e in forma e con l’umore giusto.

“What a Wonderful World” di Louis Armstrong, “I will survive” di Gloria Gaynor o “Comfortably Numb” dei Pink Floyd, l’importante è fare a meno di “Cigarettes and Alcohol” degli Oasis ed “Everybody Hurts” dei Rem, perché anche il titolo, ovvio, dice la sua.

Chi lo dice? I ricercatori della Caledonian University di Glasgow, che, grazie a un progetto di musicoterapia durato tre anni e finanziato dall’Engineering and Physical Sciences Research Council, hanno selezionato i brani musicali adatti a pazienti affetti da disturbi dell’umore e depressione.

Gli studiosi hanno creato un grafico per misurare il tipo di emozione della persona e l’intensità e il ritmo della musica, arrivando a comprendere quale canzone sia più portata a mettere allegria e quale a buttare giù il morale.

“L’impatto di un brano musicale su una persona – afferma il coordinatore del progetto Don Knox – va oltre quello che si pensa, tanto che un tempo veloce può risollevare l’umore mentre uno lento buttarlo giù”.

Intanto, ecco una prima lista di canzoni che fanno bene alla salute e all’umore:

  • Sexual Healing, Marvin Gaye
  • Comfortably Numb, Pink Floyd
  • Last Night a DJ Saved My Life, Indeep
  • Cold Turkey, John Lennon
  • Healing Hands, Elton John
  • Wonderful Life, Black
  • More Than A Feeling, Boston
  • Alright, Supergrass
  • What a Wonderful World, Louis Armstrong
  • I Will Survive, Gloria Gaynor

E quelle che è meglio evitare:

  • Cigarettes and Alcohol, Oasis
  • The Drugs Don’t Work, The Verve
  • Cardiac Arrest, Madness
  • Heaven Knows I’m Miserable Now, The Smiths
  • Why Does It Always Rain On Me?, Travis
  • Insane in the Brain, Cypress Hill
  • Manic Monday, The Bangles
  • Leave Me Alone, New Order
  • Everybody Hurts, REM
  • Another One Bites the Dust, Queen
Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania