Come vedono il mondo le persone affette da degenerazione maculare senile? È stato proprio questo interrogativo a muovere la curiosità di Adam Hahn, i cui dipinti saranno in mostra a Roma fino al 16 maggio.
Interrogandosi su cosa la nonna, affetta da questa patologia, fosse in grado di vedere, Hahn ha iniziato a consultare medici e specialisti, per saperne di più. Tale patologia, ricordiamo, provoca gravi difetti della vista. In genere, si ammalano le persone che hanno un’età avanzata. In Italia circa un milione di persone ne soffre, mentre sono circa 20 mila i nuovi casi all’anno. La degenerazione maculare, inoltre, è la prima causa (nel 41% dei casi) di cecità o ipovisione nei paesi occidentali. Ma solo un terzo della popolazione la conosce.
Anche in quest’ambito si inserisce la mostra del giovane pittore londinese, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus.
Ed ecco l’idea spiegata dalle stesse parole di Hahn: “L’idea di questa mostra nasce da un’esperienza personale. Quando cinque anni fa è venuta a mancare mia nonna, affetta da questa patologia negli ultimi anni, in famiglia ci siamo accorti che nessuno sapeva come in realtà lei vedesse il mondo durante la malattia. Così ho deciso di informarmi meglio, di studiare. Ho parlato con medici e ricercatori. E per un anno ho incontrato 20 persone affette da questa patologia. Volevo capire se realmente vedevano quello che viene descritto nei libri. E ho chiesto loro di descrivere nel dettaglio quello che vedevano quando mi osservavano. Mi spiegavano quello che riuscivano a percepire e quello che per loro era impossibile vedere. Molte persone hanno trovato difficile farmi capire ciò che vedevano, non erano abituati a parlare della loro malattia con un estraneo. Ma poi hanno capito che l’intento del mio lavoro era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e hanno deciso di aiutarmi“.
Un intento nobile, e ancor più nobile dedicare una mostra a questa categoria di persone. Chi fosse interessato, può recarsi fino a domenica 16 maggio presso la Sala De Chirico di Roma Eventi per ammirare “I volti della Degenerazione maculare in un dipinto. Ritratti di Adam Hahn“.
Ma cosa dicono gli addetti ai lavori riguardo a questa malattia? Secondo Corrado Balacco, direttore del Dipartimento di scienze oftalmologiche dell’università La Sapienza di Roma, la prima visita oculistica va fatta a 3 anni, e dopo i 60 anni una volta all’anno. Fondamentale anche il ruolo dell’alimentazione. Dice Balacco: “Oggi bisognerebbe educare tutti, non solo gli anziani, a mangiare più frutta e verdura, alimenti che contengono vitamine, sali minerali e aminoacidi indispensabili per la salute degli occhi. Al bando, invece, merendine e zuccheri in eccesso. Bisognerebbe fare più attenzione a quello che i nostri figli mangiano, a partire dalla scuola”.
Francesca Mancuso