Vivete in America e siete curiosi di sapere a quali malattie siete soggetti? Fate un salto al supermercato più vicino e acquistate un test del dna fai da te.
Dopo lo scalpore suscitato alla notizia del medico che si era sottoposto per “curiosità” al test del dna e aveva scoperto di essere affetto da un disturbo al cuore che poteva provocarne la morte immediata, adesso il test è diventato alla portata di tutti.
Basta acquistare un kit del costo di circa 60 dollari, prelevare un campione di saliva, inserirlo nell’apposita provetta e invialro alla Pathway Genomics, l’azienda da cui è nata l’idea. Giunto a destinazione, il campione sarà analizzato per scoprire eventuali vulnerabilità. Nel caso di analisi più complesse, comunque, la cifra può raggiungere un massimo di 249 dollari.
La notizia ha scatenato dibattiti e polemiche sui pro e sui contro. Ecco cosa ne pensa chi è a favore dei test fai da te: si tratta di una grande possibilità per conoscere eventuali patologie genetiche cui si è soggetti, utile al fine di adottare uno stile di vita più consono. “La gente vuole saperne di più sul proprio corredo genetico”, ha dichiarato il portavoce di Walgreens, Jim Cohn.
Ed ecco invece cosa ne pensano i contrari: è sicuramente utile conoscere il proprio patrimonio genetica, ma non di deve banalizzare il risultato. Come ha spiegato il dottor Carlo Alberto Redi, direttore scientifico della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia: “Si tratta di aspetti molto importanti se padroneggiati da esperti, ma lasciati al grande pubblico rischiano di essere devastanti. Inoltre è sempre bene ricordare che, salvo ridotti casi di malattie monogenetiche, la lettura dei geni può fornire solo indicazioni di probabilità e non è mai in grado di dare certezze. Senza contare che attribuire un’eccessiva importanza al ruolo dei geni rischia di minimizzare il ruolo dell’ambiente e dello stile di vita, fattori di importanza fondamentale che vengono così prevaricati dal mercato“.
Tra gli scettici vi è anche la FDA (Food and Drug Administration), che intimato alla Walgreen di fermare l’imminente lancio del prodotto. Va ricordato che il test genetico riguarda l’analisi a scopo clinico di DNA, RNA, cromosomi, proteine, metaboliti, volta a evidenziare genotipi, mutazioni, fenotipi o cariotipi correlati o meno con patologie ereditabili umane.
Dunque, qualunque sia il risultato, i rischi di contrarre o meno una malattia, per cui si è predisposti geneticamente, non sono certezze ma solo possibilità, come ha ricordato il prof. Redi. Per conoscere il nostro futuro, non occorre un test del dna, ma una macchina del tempo.
Francesca Mancuso