La psoriasi è una patologia della pelle che si presenta con macchie rossastre e squame, a volte anche sanguinanti, rientrante tra le malattie autoimmuni.
In genere si localizza sulle ginocchia e sui gomiti, al sacro, alla pianta dei piedi e al palmo delle mani, sui genitali, a volte agli arti, al petto, alla faccia e al cuoio capelluto. In casi molto rari, i più gravi dal punto di vista clinico, si estende su tutta la superficie del corpo.
I sintomi della psoriasi, possono essere la risposta a stress, infezioni, reazione ad alcuni farmaci, all’alcool, al fumo, ad irritazioni della pelle e scottature. Secondo recenti studi è una malattia sistemica, non una “semplice” malattia cutanea. Infatti secondo i ricercatori della Mayo Clinic (Usa) la psoriasi sarebbe collegata anche a malattie cardiovascolari e artrite.
Secondo i ricercatori americani, una persona su 4 affetta da psoriasi sviluppa una forma di artrite che può causare rigidità, dolore e gonfiore delle articolazioni. Questa condizione è detta artrite psoriasica. Le stesse persone sono state scoperte essere più a rischio ictus, infarto e altri problemi legati all’apparato cardiocircolatorio. Il collegamento con queste patologie può essere l’infiammazione cronica che sottende alla psoriasi. Per prevenire i disturbi collegati alla patologia ed evitare conseguenze più gravi è utile seguire dei trattamenti ed alcune semplice indicazioni:
- Evitare di seguire una terapia “consigliata” da amici o parenti. Ogni malato fa storia a sé e deve seguire solo la terapia prescritta dal proprio medico;
- L’ansia, che è spesso presente nel malato, è provocata dalla preoccupazione per l’andamento della propria malattia o per il timore di doversi mostrare agli altri. L’ansia è la linfa dello stress ed è spesso il fattore scatenante o l’elemento aggravante della malattia;
- La parola d’ordine è autocontrollo, non nel senso psicologico delle proprie reazioni ma sul proprio stato, sull’andamento della terapia, dei fatti che avvengono e aggravano o migliorano la sintomatologia. Questo è un elemento fondamentale, tanto che molti specialisti consigliano ai pazienti di tenere un diario su cui annotare gli avvenimenti e la loro ripercussione sulla patologia. Questo ha valore se fatto con la collaborazione del medico in quanto l’autocontrollo non deve mai diventare automedicazione: qualunque terapia, se mal impiegata, diventa inefficace o, peggio, provoca effetti collaterali anche pesanti.
- Esistono diverse possibilità terapeutiche studiate per intervenire efficacemente sulla chiazza psoriasica. Ciascun farmaco ha le sue prerogative e le sue modalità d’uso. Per questo è molto importante che la terapia sia effettuata sotto il controllo di un medico. Nelle diverse fasi della malattia può essere opportuno intervenire con farmaci diversi, ma è sempre sconsigliabile “improvvisare”. È altrettanto da evitare il variare della posologia prescritta dal medico: se tale posologia non è chiara, è senz’altro più opportuno chiedere chiarimenti;
- È provato che esistono alcuni fattori in grado di scatenare una psoriasi latente o aggravare una psoriasi in atto. Fra questi senz’altro: lo stress, le escoriazioni e i traumi, alcuni farmaci e il clima. A questi si possono aggiungere alcuni fattori individuali, che ognuno dovrà imparare a conoscere e di cui è necessario informare il medico affinché ne tenga in debito conto nell’impostare o nel controllare una terapia. Infatti, avvolte una cura può rivelarsi inefficace propria a causa di un evento stressante verificatosi o a causa della contemporanea assunzione di farmaci, che aggravano la psoriasi.
- L’impiego di creme idratanti per il viso e per il corpo è sicuramente raccomandato. Il mantenimento dell’elasticità della cute contribuisce ad eliminare o quanto meno a minimizzare quelle microlesioni della pelle che spesso sono il primo fattore scatenante per una nuova chiazza psoriasica. Anche per la scelta di un’idonea crema idratante a volte può essere opportuno chiedere consiglio al medico;
- Il sole è un’ottima cura per la psoriasi. La psoriasi migliora con il sole ed esponendo alla luce le aree interessate dalla malattia. Inoltre, per molti andare al mare equivale ad andare in vacanza, e lo stato di relax e di benessere associato alle vacanze è una delle migliori terapie per la psoriasi. Ciò non significa che si debba per forza andare al mare. Il sole può essere quello dei laghi, o di montagna, o del terrazzo di casa propria, purché ci sia esposizione delle aree colpite, e purché si scelga come località di villeggiatura quella dove ci si senta rilassati e magari coccolati.
Altri piccoli consigli che possono aiutare a vivere meglio e quindi a stare meglio sono:
- Indossare indumenti leggeri, per stare freschi ed evitare la pressione della stoffa che sfrega contro la pelle.
- Scegliere indumenti comodi in cui ci si senta a proprio agio.
- Ridurre al minimo alcool e fumo, ponendo un’attenzione particolare all’alimentazione ed assumendo uno stile di vita più salutare.
- Non grattare le lesioni, ma alleviare il prurito mediante l’applicazione di creme e oli idonei
- Per asciugarsi tamponare con un asciugamano senza strofinare
- Usare saponi e articoli da toletta adeguati, che non favoriscano l’insorgere della psoriasi
- E non ultimo non vergognarsi e non sentitesi in colpa.
La psoriasi è una malattia che spesso provoca un grosso disagio psicologico, ma il miglior modo per combatterla è conoscerla e cercare di conviverci al meglio.