Dolori indescrivibili, doglie che non finiscono mai, imprecazioni molto, ma molto poco femminili. I momenti più belli di una donna, dal travaglio al parto vero e proprio, facilmente si trasformano in ore di drammatica sofferenza.
Ma pare che in Gran Bretagna sia stato rilevato che l’aromaterapia possa essere in grado di donare sollievo alle donne in attesa, alleviando le doglie e diminuendo i spasimi del parto.
L’aromaterapia altro non è che l’impiego di essenze aromatiche, o oli essenziali, che assicurano benessere, prevengono malattie o curano alcune infezioni. Un metodo curativo olistico che agisce su tre fronti: fisico, mente, spirito. Gli oli essenziali sono sostanze altamente volatili che, proprio grazie a questa caratteristica, giungono facilmente al nostro naso.
Il loro valore terapeutico è sempre più apprezzato da ricercatori e medici: le essenze sono la vera e propria “anima della pianta”, regalano energia, lucidità, curano la pelle.
Così la pensano al North Bristol NHS Trust, una struttura specializzata con 24 ostetriche esperte nel massaggio aromatico ed utilizzo degli aromi, capaci di aiutare le partorienti sia a casa che in ospedale.
I medici inglesi sostengono, in pratica, che il massaggio eseguito diminuendo le contrazioni muscolari ha effetti benefici anche sull’umore. Gli oli essenziali di base sono 7: bergamotto, salvia, gelsomino, lavanda, menta, incenso, sclarea, pompelmo.
A seconda dei casi, l’ostetrica ne sceglie 3 e decide che tipo di applicazione preferire (a mano, con impacco, con pediluvio, tramite inalazioni). Lo scopo dell’aromaterapia è, in quest’ambito, ridurre paura e ansia, favorendo un maggiore rilassamento. Tuttavia sono le ostetriche specializzate (e quindi abilitate all’utilizzo di tale metodo) a decidere se la madre e il futuro nascituro possano o meno usufruire del trattamento.
Chiara Casablanca