fumo sigarette

Le sigarette mutano l’attività di 323 geni

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323 sono i geni la cui attività si modifica a causa delle sigarette.

A denunciarlo sono i ricercatori della Southwest Foundation for Biomedical Research di San Antonio, nel Texas, che hanno analizzato il dna di 1.240 persone, di cui 297 fumatori.

Ebbene, secondo gli studiosi, il vizio delle bionde sregola il normale livello di attività dei geni, quello che in biologia viene definito “espressione dei geni”. Nelle persone del campione che fumavano, ben 323 geni hanno visto modificata la propria attività rispetto ai corrispondenti geni nel DNA dei non fumatori, creando un effetto domino di interi geni collegati.

I geni colpiti fanno parte di diverse categorie: geni del sistema immunitario, geni legati alla morte cellulare programmata e ad alcuni tumori, geni del metabolismo di particelle estranee.

E sulla scoperta commenta Piergiorgio Zuccaro, direttore dell’Osservatorio Fumo alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità: “quando si fuma si lascia entrare nei polmoni e quindi, attraverso il sangue, in tutte le parti del corpo qualcosa come 4000 sostanze di cui 80 cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici e le ammine aromatiche. Molte di queste sostanze sono note cause del cancro provocando mutazioni; altre esercitano un tipo di tossicità diverso ed in parte ancora ignoto ma comunque sono pericolose”.

Come se non bastasse, il fumo di sigaretta contiene parecchie sostanze nocive, una tra queste il polonio 210, una delle sostanze radioattive più pericolose.

Siete ancora convinti che fumare rilassi?

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania