Ricreare la vita dal nulla. È sempre stato questo il sogno di Craig Venter, che dopo essere riuscito nell’impresa di sequenziare il genoma umano in tempi rapidissimi, ha ricreato in laboratorio un batterio sintetico, il Mycoplasma laboratorium trapiantando il genoma del Mycoplasma mycoides in quello del Mycoplasma capricolum.
Venter al Senato. Ospite in Senato ieri, in occasione dell’incontro organizzato dal Centro studi Sviluppo Relazioni per la Sicurezza (Tts), Venter ha spiegato che nel giro di qualche anno, il Dna artificiale potrebbe cambiare le nostre vite e anche il nostro modo di curarci. “Se il DNA artificiale è il software della vita sintetica, in pochi anni si potrà creare una cellula dal nulla” ha spiegato davanti ad una platea di studiosi e genetisti. “Un contenitore del tutto nuovo nel quale inserire il DNA sintetico creato al computer“. Per riconoscere il DNA artificiale da quello naturale, Venter insieme al suo team di lavoro ha aggiunto dei marcatori: i nomi di 46 scienziati, alcune citazioni, un indirizzo web.
Prospettive future. Nelle sue speranze, la cellula artificiale, oltre alle molteplici applicazioni in svariati campi, potrebbe fornire in ambito medico, un valido aiuto nella creazione di nuovi vaccini: “Con la nuova cellula artificiale, abbiamo già ottenuto una nuova specie che non esisteva in natura – spiega Venter – Il tutto realizzando DNA sintetico, trapiantato poi in una cellula ospite che si è riconvertita seguendo le indicazioni del genoma artificiale“.
Il vaccino. Si comincerà dal vaccino contro l’influenza. Voci di corridoio parlano di una collaborazione tra il team americano di Venter e l’Italia, in particolare con il Centro di ricerca sui vaccini della Novartis, a Siena. Secondo Venter “in questo campo i progressi potranno essere molto più rapidi” e sfruttare le tecniche della vita artificiale alla ricerca sui vaccini è un particolarmente promettente, perché “ogni anno vengono prodotti molti nuovi vaccini, le tecnologie sono ormai collaudate e potrebbe essere molto più rapido e veloce sia sintetizzare i nuovi vaccini sia fare i test“.
Quali vaccini? Nelle mire di Venter non c’è solo il vaccino contro l’influenza stagionale ma anche contro quella pandemica. Ma, conoscendo la sua caparbia e le sue capacità, non possiamo di certo aspettarci che ilo scienziato possa fermarsi qui. Tra le ipotesi, non è da escludere quella di un vaccino universale, capace di combattere qualsiasi ceppo di virus influenzale.
Impensabile fino a qualche anno fa, la vita artificiale potrebbe davvero essere la rivoluzione del Terzo Millennio, ma, come per tutte le rivoluzioni, occorre andarci cauti. Una simile “invenzione”, lodevole e innovativa, nelle mani sbagliate potrebbe essere sfruttata per fini meno nobili.
Francesca Mancuso