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Le cause dell’obesità risiedono nel cervello

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Non tutti i cervelli sono “programmati” per combattere l’obesità. Alcuni sarebbero più lenti di altri a mandare segnali di “sazietà” e ciò spiega come mai, a parità di alimentazione, alcuni diventino obesi e altri no. Dimostrando così che non è sempre la dieta la causa del sovrappeso, ma anche il patrimonio genetico e lo sviluppo pre-natale del cervello.

Questo l’oggetto dell’ultimo studio di un gruppo di ricercatori della Yale School of Medicine, diretto dal professor Tamas Horvath e pubblicato da Pnas.

Gli esperimenti sono stati effettuati su ratti da laboratorio, allevati in modo che il loro cervello resistesse all’accumulo di peso. Poi hanno ricevuto una dieta ipercalorica. Gli studiosi hanno notato come i topolini presentassero subito delle differenze nelle regioni del cervello che regolano l’alimentazione. In alcuni roditori, le terminazioni nervose sono più lente di altre nel segnalare al cervello quando lo stomaco è pieno.

Questo spiega come mai ci siano persone che mangiano troppo a ogni pasto, senza accorgersene, e rischiano di diventare obesi.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania