Il Feng Shui, antichissima dottrina cinese basata sul giusto posizionamento di oggetti e materiali nel contesto casalingo al fine di potenziare le energie insite in esso e in noi stessi, pone particolare attenzione anche all’alimentazione.
Parte, infatti, dall’idea che è il cibo il carburante del corpo e che è tramite esso che il corpo trae la sua energia. Occorre allora alimentarlo in modo sano e corretto.
Come? In base alle categorie feng shuiniane è molto semplice e divertente! Divisi in 5 tipi a seconda del colore e del sapore, i singoli alimenti diventano i protagonisti della tavola in ogni senso.
Vediamo tutte le categorie nello specifico a partire da quelle relative ai colori: i cibi verdi rilassano e aiutano a dormire meglio – da consumarsi quindi a cena; quelli blu-viola, poco presenti in natura e non contemplati in questa dieta; quelli rossi e arancioni, ricchi di energia, che danno forza e resistenza allo stress; infine i gialli, stimolanti del metabolismo e depurativi.
Dal punto di vista del sapore le categorie sono: acido – limoni ovviamente, ma anche pomodori e prugne; amaro – rabarbaro, soia, the, mandorle; dolce – melanzane, funghi, uova, fichi, pesce; piccante –spezie in primis, salvia, prezzemolo e origano, ma anche carni di selvaggina; salato – ceci, piselli, anatra e formaggi.
Detto questo, occorre anzitutto conoscere le stagioni dei cibi, ma anche i loro giusti abbinamenti. A tal proposito un libro utilissimo è “La cucina Feng Shui. Cucinare in armonia secondo il Feng Shui”. Ad esempio per dimagrire occorre preferire sapori acidi e amari, dal momento che favoriscono la depurazione e stimolano il metabolismo.
Se quindi il Feng Shui dà particolare rilievo all’alimentazione, sottolinea anche l’importanza del luogo dove lo si prepara: occhio attento più che mai quindi alla cucina! Il cibo deve essere fatto con amore e lontano da energie negative, che altrimenti entrerebbero in esso passando così nel corpo di chi lo ingerisce. Se cucinato in una cucina armonica, l’energia positiva si sente in bocca e viene direttamente assimilata dal corpo.
“L’arte di vivere in armonia con l’ambiente” passa allora proprio dalla bocca prima di tutto, prima ancora di agire sugli ambienti in cui viviamo per adattarli al nostro benessere psicofisico. Ma è anche vero che gli ambienti in cui mangiamo rendono il cibo migliore. La cucina è il luogo che nutre il corpo e l’anima per antonomasia ed è basilare che ci sia equilibrio tra Yin e Yang. Le energie e gli odori che in essa si creano non dovrebbero disperdersi in altre stanze e alcuni accorgimenti pratici tipici del Feng Shui riguardano proprio la porta che separa questa stanza dalle altre: non deve essere alle spalle dei fornelli, per evitare un senso di vulnerabilità che impedirebbe la necessaria calma e concentrazione. Se non è possibile, si può tranquillamente ovviare al problema con uno specchio o con un sonaglio sulla porta.
Per quanto riguarda i fornelli, non devono essere posti sotto la finestra – regno invece del lavello – e devono avere alla loro sinistra il frigorifero e i mobili alti. Tenere sempre a mente comunque di non avere troppo vicini gli elementi acqua e fuoco, poiché creano movimenti contrapposti: energia che scende con l’acqua e che sale col fuoco. Quindi almeno 60 cm tra fornelli e frigo, per evitare anche dispendi energetici a livello economico!
Ma l’occhio vuole la sua parte anche in cucina. Quali sono i colori più adatti? Le tonalità intermedie – l’arancione, il pesca, il rosa – o comunque tutti i colori pastello evitando quelli troppo intensi e scuri, ma anche quelli di terra (come l’ocra) che rallentano la digestione. Il verde aiuterebbe invece a dimagrire perché tende a far mangiare meno essendo associato al colore delle piante: più piante vuole dire più cibo e quindi libertà di mangiare il giusto!
Infine, una volta cucinati, è bene che i cibi vengano conservati nel giusto contenitore: vetro, argilla e porcellana sono perfetti. Per the e cereali invece i barattoli di legno e bambù sono gli ideali perché permettono il passaggio dell’aria. Ceramica invece per sale e pepe.
Tutti questi accorgimenti perché la prima difesa contro ogni malattia è il cibo che mangiamo. E non è solo una visione orientale e un po’ mistica della vita. Anche noi occidentali sappiamo bene quanto sia importante mangiare cibi naturali, con pochi grassi e ricchi di vitamine e soprattutto appropriati alla stagione.
Il Feng Shui inoltre dà consigli anche sulle spezie e salse: la soia è da preferire a burro, olio e sale, ma senza eccedere – per intenderci mezzo cucchiaino corrisponde a un pizzico di sale. Inoltre lo zenzero è molto usato perché stimola l’appetito e la circolazione sanguigna.
Se allora vogliamo davvero volerci bene e prenderci cura di noi, dovremmo davvero stare attenti in primis a ciò che mangiamo, a come lo prepariamo e al luogo dove lo facciamo: basta poco per rendere tutto più armonico e il Feng Shui può darci davvero un mano anche in quello che è uno dei maggiori piaceri della vita: il cibo!
Valentina Nizardo