Con la fine dell’estate termina anche il periodo in cui è possibile trovare il cocomero in vendita. E se prima lo compravamo solo per il fatto di essere un cibo fresco, dissetante, poco calorico, dolce ed economico ora è stata scoperta una nuova proprietà di questo enorme frutto rosso estivo che ci farà rimpiangere la fine della stagione del cocomero…
Siete curiosi? Beh… È stato scoperto che il cocomero contiene una sostanza, la citrullina, che dà l’input per una serie di processi interni all’organismo e provoca la dilatazione dei vasi sanguigni, quindi nelle zone basse dell’uomo il consumo del cocomero ha un effetto simile all’assunzione del viagra.
Ma seguiamo in dettaglio tutto il percorso, tracciato dai ricercatori della Texas A&M University e guidati da Bhimu Patil, che va dal cocomero alla zona da erigere: consumando 6 porzioni di anguria (circa un paio di fette) il nostro organismo incamera citrullina, cioè un amminoacido sintetizzabile dall’organismo umano che, grazie ad enzimi, si trasforma in arginina, un amminoacido che ha un effetto positivo sul cuore e sul sistema circolatorio e sul sistema immunitario. L’arginina fa aumentare l’ossido di azoto che ha come effetto il rilassamento dei capillari sanguigni che intervengono sulla disfunzione erettile determinando quindi un maggiore e migliore afflusso di sangue nelle zone intime maschili.
Certamente il risultato non è proprio così garantito come con il viagra, ma di certo si evitano tutti i problemi collaterali legati all’assunzione di questo farmaco. Anzi il suo consumo ha un effetto positivo sull’angina, l’ipertensione e altri problemi cardiocircolatori così come è dimostrato dagli studi finanziati dall’USDA, il dipartimento di Stato americano per l’agricoltura.
Ricordiamo in oltre che il cocomero ha un’alta percentuale di sali minerali, vitamine C e A, sodio, fosforo e potassio. È molto usato nelle diete estive in quanto è composto dal 95% di acqua e pochi zuccheri, dal 3.7 al 6.4%, cioè molto poco rispetto, per esempio, alle mele (11-15%) o alle pere (9.5-15.5%).
L’Italia destina circa 11mila ettari di terreno per la coltivazione di cocomeri e se ne producono circa 4.5 milioni di quintali. Le coltivazioni sono concentrate soprattutto a Sud del paese anche se la regione che produce più quintali di angurie è l’Emilia Romagna.
Ma, alla luce di queste scoperte, sarebbe interessante capire quale sia la regione che consuma più anguria, perché se tanto mi dà tanto, direi che saranno i più infelici dalla fine dell’estate e dei cocomeri…
Lazzaro Langellotti