Mangiare rende belli. Il messaggio è chiaro e arriva da Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute di Milano, in vista della settimana della moda che avrà luogo dal 22 al 28 settembre.
“Mangiare sano deve diventare glamour“. Nel mondo delle passerelle, dove la ricerca della perfezione estetica è il primo comandamento, spesso il rapporto col cibo diventa un problema. Ed ecco allora che gli operatori del settore, dai buyer ai giornalisti e in primo luogo le modelle riceveranno una sporta contenente mele, grana, pasta, olio extravergine d’oliva, cioccolato. Tutto rigorosamente Made in Italy.
L’idea è stata realizzata da Federico Gordini, organizzatore di altri eventi culinari, in collaborazione con l’Assem, Associazione che rappresenta il 90% delle agenzie di modelle e modelli.
Lo slogan che accompagna l’iniziativa è “Food is Fashion and Health”, “Il cibo è fashion e salute”, e comprende l’ultima campagna anti anoressia e bulimia, dopo i dati inquitetanti sul numero di giovani affette da questo problema. Attualmente, l’anoressia colpisce circa lo 0,5% dei giovani tra i 14 e i 20 anni, e oltre il 90% sono ragazze. Alta anche la percentuale di mortalità, il 15%.
Secondo Landi “sarebbe sbagliato sostenere che l’origine della malattia sta solo nella propagazione di modelli estetici partoriti dalla moda. Negli ultimi 20 anni l’acutizzarsi del problema ha stimolato numerosi studi, che hanno evidenziato come alcuni fattori di rischio sociale, interagendo con altri fattori di rischio genetici e ambientali, svolgono un ruolo determinante nello sviluppo dei disturbi dell’alimentazione“. E conclude: “è attraverso la prevenzione che si può svolgere un ruolo fondamentale nella lotta ai disturbi dell’alimentazione, sia nelle forme meno gravi, a livello imitativo (sentimenti di insoddisfazione per il proprio corpo confrontato con quello delle modelle), sia in quelle apertamente patologiche della bulimia e dell’anoressia, espressioni di un dolore profondo che si esprime nel silenzio di comportamenti autolesivi“.
Francesca Mancuso