Attenzione mamme, l’acqua inquinata dal manganese potrebbe compromettere l’intelligenza del vostro bambino.
A lanciare l’allarme è stata una ricerca condotta dal Center for Interdisciplinary Research in Biology, Health, Environment and Societyo CINBIOSE dell’Università del Quebec, in Canada, diretta dalla dottoressa Maryse Bouchard e pubblicata su Environmental Health Perspective”.
Per giungere a tale conclusione, gli studiosi hanno preso in esame 363 bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni analizzando la composizione chimica dell’acqua da essi bevuta. In primo luogo sono stati considerati i livelli di manganese, ma anche di ferro, rame, piombo, zinco, arsenico, magnesio e calcio.
Ebbene, dopo aver sottoposto i bambini a semplici test, è stato notato che colori i quali avevano bevuto un tipo di acqua contenente maggiori quantità di manganese avevano mediamente un QI più basso. Non solo. Essi presentanvano anche minori capacità motorie, intellettive e comportamentali.
La causa di tutto ciò, secondo lo studio, sarebbe da imputare al manganese, che avrebbe effetti neurotossici, anche se a livelli inferiori a quelli fissati dalle linee-guida.
Ed ecco il commento della dottoressa Bouchard, che ha coordinato la ricerca: “Il quoziente intellettivo medio dei bambini la cui acqua del rubinetto conteneva la quantità maggiore di manganese era di 6 punti inferiore, rispetto ai bambini la cui acqua aveva livelli di manganese bassi o nulli“.
Francesca Mancuso