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Depressione, Italia: colpisce 1 su 4, in arrivo nuovi farmaci

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Depressione: il 25% degli italiani sa di cosa si tratta. Quella che, secondo l’Oms, si tramuterà in un decennio nella seconda causa di disabilità nel mondo, dopo le malattie cardiache, interessa 60 milioni di persone in Europa, un italiano su 4 e, ahimè, più le donne che gli uomini (12%8 contro il 5,9%). Sono i risultati presentati a Cagliari al congresso nazionale della Società di Neuropsicofarmacologia.

Dopo un anno, una persona su 3 soffre ancora di depressione, una su 10 deve continuare la terapia dopo 5 anni dal primo episodio e più della metà avrà almeno una ricaduta. Manco a dirlo, altre eventuali malattie sono lì ad aggravare la situazione.

Tra le novità presentate al Congresso, la disponibilità anche in Italia della agomelatina, una molecola capostipite di una nuova classe di farmaci più efficaci e rapidi negli episodi di depressione, meglio tollerati e che inducono anche una re-sincronizzazione di questi ritmi. “Le terapie finora a disposizione, infatti – come spiega Giovanni Biggio, presidente della Società italiana di Neuropsicofarmacologianon alleviano immediatamente i sintomi depressivi: il malato può avvertire prima gli effetti collaterali dei farmaci, come quelli gastrointestinali e sul sonno, ma anche disturbi della sfera sessuale e aumento di peso che spesso portano all’interruzione del trattamento“.

Infine, il mondo medico punta il dito contro gli stili di vita spesso “eccessivi” dei giovani, che troppo facilmente consumano droghe e alcool e tra questi, afferma il professor Eugenio Aguglia, presidente eletto della Società italiana di Psichiatria (Sip), la depressione è in continuo aumento. Secondo i dati delle prescrizioni mediche, sono circa 4,2 milioni gli italiani in terapia farmacologica, ma di questi solo il 40% ottiene remissione dei sintomi, cioè benefici sul tono dell’umore, sul sonno, l’appetito, l’interesse per la vita sociale“.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania