Il turismo legato al benessere e alle beauty farm è uno dei settori maggiormente in sviluppo, anche in tempo di crisi, a causa dello stile di vita frenetico al quale ci costringono i vari impegni quotidiani. E tra i trattamenti più apprezzati in queste oasi del benessere psico-fisico c’è quello che prevede l’utilizzo del fango termale.
E la novità è proprio riferita ad una ulteriore promozione del fango termale che, dopo essere stato brevettato come “farmaco naturale”, si fregerà del marchio DOC come succede per tutti i prodotti prestigiosi e per certificarne la qualità e l’efficacia a favore della bellezza.
È successo ad Abano e Montegrotto, dove ci sono le famose terme, i cui fanghi termali ora sono tutelati per “l’unicità e la qualità con l’istituzione di un marchio di Denominazione di origine collettiva”. Questo riconoscimento è stato fortemente voluto dalla Provincia di Padova e Regione Veneto, ed è uno dei punti forti del Piano strategico di rigenerazione turistica del bacino termale euganeo, deliberato nell’ottobre 2009.
Gli esperti hanno deciso di assegnare questo titolo perché hanno riconosciuto i fanghi del bacino euganeo come unici in base alle caratteristiche degli elementi che li compongono. Tra questi spicca il Phormidium SP ETS05I, un cianobatterio con virtù anti-infiammatorie già studiato e brevettato dall’Istituto Pasteur di Parigi e proprio grazie a queste virtù il fango di Abano e Montegrotto era stato insignito del titolo di “farmaco naturale”. Da lì in poi è sotto costante monitoraggio dell’Università di Padova che ne controlla la provenienza e il processo di maturazione.
Ma come si usa e a cosa serve il fango termale? Il fango, riscaldato alla temperatura di 38-40° C, viene applicato sulla pelle evitando alcune zone come il torace, la testa e i genitali. In genere viene utilizzato per tonificare e rivitalizzare la pelle e, quindi, utilissimo per ridurre gli inestetismi causati dalla cellulite. Solitamente si applica dopo aver fatto uno scrub della pelle in modo tale da permettere alle sostanze attive di agire in profondità e si conclude il tutto con un bel massaggio che stimola l’eliminazione delle tossine e la riattivazione della circolazione. Tra le azioni curative di una terapia basata sui trattamenti di fanghi termali possiamo ricordare quelle anti-infiammatorie, analgesiche, immunitarie e di rilassamento muscolare.
Di fondamentale importanza è il fatto che, a differenza dei trattamenti con farmaci, la cura di fangature ha un effetto più prolungato nel tempo e sicuramente nessun effetto collaterale ai danni dell’apparato gastrointestinale e si evitano anche le reazioni con gli altri eventuali farmaci che si utilizzano.
Quindi proviamo il fango termale DOC per essere sempre più sani e più belli!
Lazzaro Langellotti