È stato approvato dalla Commissione Istruzione del Senato un provvedimento che riconosce ufficialmente la dislessia e altri disturbi come specifici problemi di apprendimento.
Come si legge nel testo presentato dalla relatrice Vittoria Franco del Pd, la settima Commissione di Palazzo Madama “Istruzione pubblica, beni culturali” ha approvato all’unanimità il testo che
“riconosce la dislessia, la disgrafia/disortografia e la discalculia, denominate Dsa, quali difficoltà specifiche di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali“.
L’approvazione del provvedimento è molto importante poiché riconosce il problema e pone le basi per un trattamento particolare, in ambito scolastico, dei bambini affetti da tali disturbi. Gli insegnanti dovranno così stabilire per gli alunni dislessici un percorso didattico alternativo, che, tenendo conto delle loro difficoltà, punti ad esempio più sui contenuti che sulla forma, o ancora sulla capacità di elaborare la soluzione ad un problema, prediligendo le interrogazioni orali alle prove scritte.
Ma vediamo in dettaglio quali sono i punti chiave del nuovo ddl:
- garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con Dsa;
- favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento dei ragazzi con questi problemi, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale;
- ridurre i disagi formativi ed emozionali;
- assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;
- adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità degli alunni con Dsa;
- sensibilizzare e preparare gli insegnanti e i genitori;
- assicurare adeguate possibilità di diagnosi precoce, anche a partire dalla scuola dell’infanzia, e di riabilitazione;
- incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante tutto l’arco dell’istruzione scolastica.
Diomira Pizzamiglio, mamma di un ragazzo disgrafico e Fondatrice del gruppo Dislessia su Facebook ha commentato così la notizia:
“Non potevamo sperare di aprire l’anno scolastico in maniera migliore. Quasi non ci si crede ma, dopo tanti anni di attesa, tante richieste d’aiuto ignorate, e dopo che diverse leggi regionali l’hanno preceduta rimanendo puntualmente disattese, finalmente è nata una legge nazionale che tutela dislessici e Dsa”.
Una battaglia combattuta a lungo dai genitori dei ragazzi affetti da tali disturbi, e finalmente vinta.