Un bel primato quello raggiunto al Sant’Orsola di Bologna, dove, tra venerdì e sabato notte, sono stati eseguiti sette trapianti in 24 ore. Una maratona per la vita che ha visto tra i fortunati anche un giovane di 16 anni, cui sono stati trapiantati sei organi.
Ed ecco i trapianti eseguiti: uno di fegato e uno multiviscerale eseguiti dal prof. Antonio Daniele Pinna, due di cuore e tre di rene, che hanno visto ben cinque equipe chirurgiche coinvolte, formate da venti chirurghi e venti infermieri di sala operatoria.
L’intervento più impegnativo è stato quello sul ragazzo, cui sono stati trapiantati diversi organi. Il sedicenne, lo scorso agosto scorso, a causa di un incidente stradale, aveva gli organi interni ormai compromessi, per cui si è reso necessario il trapianto di fegato insieme a quello dell’intero apparato gastrointestinale (stomaco, pancreas, duodeno, intestino, colon) cui si è aggiunto anche un intervento all’aorta.
Il dottor Pinna ha commentato così il tour de force: “Èstata una cosa bellissima. Ci ha ucciso fisicamente, ma è stata bellissima. Queste persone sono state salvate perché ci sono i donatori, perché c’è un sistema che funziona”.
Fondamentale dunque l’operato dei medici, ma ancor prima la generosità di chi, donando i propri organi, ha regalato la vita a qualcuno.
Francesca Mancuso