Oggi ultimo giorno dell’Obesity Day, l’iniziativa promossa dall’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica con lo scopo di diffondere la conoscenza dei rischi dell’obesità.
Ed è già stato reso noto il primo Rapporto dell’associazione sulla condizione dell’obesità e del sovrappeso in Italia, dove c’è sì la cultura del “buon peso”, ma per ragioni puramente estetiche e non certo salutistiche. E lo dice un primo preoccupante dato: in Italia si contano 4 milioni e 700 mila obesi. E la cosa allarmante è che in molti dichiarano di star bene così.
Anziani e uomini, più delle donne che negli anni sono diventate più consapevoli, amano le antiche tradizioni della tavola. Quanto ai piccoli, sono 138mila quelli con obesità, con un picco in Campania dove 18 bambini su 100 tra i 6 e gli 11 anni sono sovrappeso, 21 sono obesi.
Come se non bastasse, 4 madri italiane su 10 non si renderebbero conto che il proprio figlio è grasso.
Ora, al di là della pura e semplice golosità, molte possono essere le cause che scatenano un aumento di peso. Tra queste, lo stress gioca un ruolo fondamentale. “Quando è eccessivo e prolungato, lo stress innesca una serie di processi negativi che si ripercuotono sia a livello biologico che psicologico dando il via a meccanismi che predispongono all’obesità”, afferma David Lazzari, presidente Sipnei.
Tanto che gli psicologi suggeriscono di misurare anche la mente e i livelli di stress, oltre al peso del corpo. “Lo stress cronico induce un’iperattivazione del sistema simpatico che è connesso con il centro della fame e il senso di sazietà. Più siamo stressati più aumenta la fame e i comportamenti di accumulo e sedentarietà”.
Infine, se una buona dieta sarebbe la soluzione ideale, sono sempre di più giovani le donne che, invece, fanno ricorso alla chirurgia estetica. E le lista di attesa si allungano.