Pillole dimagranti contenenti droghe. Da un’indagine dei Nas partita ieri nelle province di Roma, Latina e Brescia, è stata portata alla luce una vera e propria organizzazione, di cui facevano parte un endocrinologo romano e tre farmacisti (due romani e uno di Albano Laziale), che vendeva farmaci illegali.
Il medico prescriveva pericolose pillole dimagranti, contenenti principi attivi come Fendimetrazina, Clorazepato e Fenilpropanolamina, compilando false ricette intestate a pazienti che le ordinavano alle segretarie senza alcuna visita medica, spesso tramite telefono o fax, presso gli studi di Roma e Albano.
Secondo quanto hanno accertato le indagini dei Nas della capitale, negli ultimi sei mesi tale traffico potrebbe aver generato proventi illeciti per un valore di 800 mila euro. Inoltre, secondo i Carabinieri “le farmacie coinvolte, dopo aver ricevuto le prescrizioni che sapevano illecite perché loro recapitate non dai pazienti, ma dalle segretarie degli studi medici, producevano le confezioni galeniche stupefacenti anoressizzanti provvedendo anche a spedirle in contrassegno direttamente al domicilio dei pazienti committenti nell’intero territorio nazionale, a mezzo corriere o servizio postale. Ricevuto il plico, i pazienti pagavano sia il costo delle compresse alla farmacia, sia l’onorario che il medico pretendeva comunque, anche senza aver materialmente eseguito nessuna visita“.
In tutto sono state eseguite 4 ordinanze per l’applicazione di misure interdittive dall’esercizio della professione e 2 decreti di sequestro preventivo, emessi dal gip, oltre 9 decreti di perquisizione locale e personale, emessi questi ultimi dalla Procura della Repubblica.
Francesca Mancuso