Se finora si pensava che dormire meno di 7 rendesse meno longevi, ora pare vero proprio il contrario! Un sonno di 5 ore (6 e mezza massimo) avrebbe proprio un effetto benefico.
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Lo studio
Uno studio, pubblicato online sul giornale Sleep Medicine e condotto dalla University of California di San Diego ha infatti contraddetto quanto precedentemente appurato dai colleghi della West Virginia University, che avevano posto come soglia minima di un sonno benefico le 7 ore: dormire meno voleva dire, fino ad oggi, maggiori possibilità di malattie cardiache e addirittura morte entro i 65 anni.
Ma non è vero! Per ben 14 anni il team californiano capitanato dallo psichiatria Daniel Kripke, ha monitorato il sonno di 450 volontarie, tra i 50 e gli 81 anni, controllandone costantemente il battito cardiaco, tramite dispositivi appositi applicati ai polsi – oltre che a porre domande sulle loro abitudini notturne, quali la durata e la qualità delle loro dormite.
I risultati
Risultati sorprendenti e del tutto in contraddizione con quanto si è sempre pensato: stare troppo tra le braccia di Morfeo accorcia la vita esattamente come a chi ci sta troppo poco! Quindi non solo gli insonni ma anche i dormiglioni dovrebbero cominciare a regolare i loro ritmi di sonno/veglia. Infatti, nel corso dello studio, 86 donne sono decedute proprio tra quelle che dormivano meno di 5 ore o più di 6 e mezza.
Non è quindi assolutamente vero che dormire meno di 8 ore al giorno può essere causa di infarti e di morti precoci. Forse è proprio perché allarmati dai risultati dello studio precedenti che gli esperti di Medicina del Sonno di San Diego, hanno voluto dimostrare proprio il contrario.
Sono davvero tanti infatti coloro i quali soffrono di insonnia, o che dormono poco e male – il 14% delle persone è insoddisfatta della qualità del proprio dormire. Ma all’estremo opposto dell’insonnia abbiamo la cosiddetta ipersonnia, che colpisce i comunemente conosciuti dormiglioni – circa il 5%, generalmente tra i 15 e i 30 anni.
Ma se dormire poco è davvero spiacevole e non serve a ripristinare le capacità fisico-psichiche dell’individuo, è altrettanto vero che anche chi dorme troppo non è messo così bene.
Infatti più si dorme e più si fa fatica a emergere dallo stato di torpore tanto che gli effetti, la cosiddetta inerzia del dormire, vengono paragonati dagli studiosi a quelli di una sbronza! Infatti, dopo tante ore di sonno, l’attività cerebrale è rallentata, per lo meno nei primi 3 minuti dopo il risveglio, ma spesso questa inerzia dura addirittura qualche ora.
Ma cos’è il sonno?
Per gli antichi greci era un putto che correva sulla terra per donare riposo al corpo e alla mente, con in una mano un papavero e nell’altra un recipiente colmo del suo succo: sonno come riposo e recupero delle forze incosciente.
Ma non è, semplicemente, una parentesi in cui le persone sono totalmente distaccate dal mondo. Anzi. Con la scoperta delle onde cerebrali si è potuto constatare, mediante elettroencefalogramma che, “il sonno appartiene al giorno biologico e che lo stato di veglia in realtà continua, però in altro modo, mentre si dorme”.
La classica definizione di “stadio di riposo contrapposto alla veglia” non è allora del tutto soddisfacente e corretto. Infatti mentre si dorme alcune zone del cervello hanno una attività intensa, addirittura fino a 10 volte maggiore rispetto a quando si è svegli.
Certo è vero che altre, diversamente da queste che accelerano, rallentano e si rilassano davvero, ma è anche per questo che il sonno è un momento fisiologico fondamentale: infatti è proprio lui che favorisce la riparazione cellulare, abbassando inoltre la pressione del sangue e aumentando le difese contro le malattie cardiovascolari. Infine, dormendo, si riduce la tolleranza al glucosio.
Quindi, quante ore bisogna dormire?
Per poter fare tutto ciò, Morfeo chiede la giusta via di mezzo: non dormire troppo ma nemmeno troppo poco. Kripke stesso consiglia il numero perfetto di ore da concedere al sonno: tra le 5 e le 6.
Un bella notizia per gli eterni insonni e un monito per i ghiri! Occhio però che chi dorme poco tende a mangiare molto e ad essere soggetto ad obesità, oltre che ad avere un aspetto meno bello e sano.
Il bagno di sonno per riposarsi davvero e donarci benessere e, anche, quindi, per essere belli, non deve quindi durare né troppo poco ma nemmeno troppo – per evitare quegli occhi gonfi non solo fastidiosi ma davvero poco attraenti! Quindi è proprio il caso di dirlo anche per quanto riguarda il dormire: in medio stat virtus!
E tu dormi abbastanza o devi cominciare a mettere la sveglia qualche ora prima?