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Basi della socialità: si sviluppano già durante la gravidanza

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Le basi della socialità le sviluppiamo già nel pancione della mamma.

Se da un lato è stato accertato che già durante i nove mesi di gestazione il feto è in grado di ascoltare i suoni esterni e percepire gli umori della madre, dall’altro un recente studio delle Università di Padova, Parma e Torino – svolto in collaborazione con l’Istituto Burlo Garofolo di Trieste e pubblicato su PLos One – rivela che le basi delle nostre interazioni con gli altri si formano diversi mesi prima della nascita.

Gli studiosi, guidati dal professor Umberto Castiello dell’Università di Padova, hanno osservato il comportamento di 5 coppie di feti gemelli e hanno visto che già dalla quattordicesima settimana di gestazione si verificano nell’utero movimenti volontari, precisi e diretti proprio verso il gemello. Gesti che si fanno sempre più frequenti man mano che le settimane passano.

Non si tratta di movimenti riflessi o stereotipati. Sono organizzati ed hanno caratteristiche analoghe ai movimenti volontari dell’adulto” spiega Vittorio Gallese, professore di Fisiologia Umana al dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, co-autore dello studio, insieme con Cristina Becchio, dell’Università di Torino.

Le immagini che passano attraverso l’ecografia quadridimensionale, a detta dei ricercatori, sembrano coccole. Ognuno dei due feti sa della presenza dell’altro ed è come se si accarezzassero. Tutto confermato dalla decelerazione, ossia dal rallentamento del gesto quando si tocca il corpo del gemello, ad indicare un movimento più controllato e accurato.

Con questa scoperta si aggiunge al mondo della ricerca un tassello in più nella valutazione dello sviluppo del sistema nervoso centrale e nella diagnosi precoce di determinate patologie.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania