costellazioni familiari

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Costellazioni Familiari: cosa sono, come funzionano e a cosa servono

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La famiglia può influenzare la vita di un individuo sotto vari aspetti. Un esempio? Le malattie trasmesse per via genetica. Secondo una teoria, basata sulle cosiddette Costellazioni Familiari, non vengono trasmessi soltanto caratteristiche fisiche e problemi di salute, ma anche comportamenti e dinamiche psicologiche. Tutto ciò sarebbe all’origine di malesseri di vario tipo e di blocchi che ci impediscono di vivere serenamente. Scopriamo insieme di che si tratta e come funzionano esattamente le Costellazioni Familiari.

Cosa sono e come funzionano le Costellazioni Familiari

La teorizzazione del metodo delle Costellazioni Familiari è attribuita allo psicologo e scrittore tedesco Bert Hellinger che lo elaborò intorno al 1980. Hellinger sosteneva che le nostre esistenze sono influenzate da ingiustizie, violenze e privazioni vissute dai nostri antenati:

“Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno. Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono. O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto. Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita.”

Per fare un esempio concreto, se le nostre antenate sono state vittime di violenza da parte dei loro mariti, è molto probabile ritrovarsi in una situazione simile. Tali condizionamenti possono verificarsi in vari ambiti della propria esistenza: nel rapporto di coppia, nelle relazioni con amici o parenti, a lavoro ecc.

A cosa servono le Costellazioni Familiari

Utilizzando il metodo delle Costellazioni Familiari, che si adotta per ricostruire la propria linea genealogica e prendere coscienza di eventuali traumi, è possibile interrompere questa “catena”. Non è detto che si tratterà di un processo semplice. In tanti casi si prospetta uno scenario totalmente sconosciuto e inedito, che ci mette di fronte a qualcosa di nuovo riguardo alla nostra famiglia.

Secondo il metodo teorizzato da Hellinger, si può “guarire” prendendo innanzitutto consapevolezza dei blocchi familiari. Questo processo non aiuterebbe soltanto il singolo individuo, ma avrebbe dei benefici sull’intera famiglia che riacquista la sua armonia. Nella terapia familiare il singolo individuo viene, quindi, visto come parte di un ampio gruppo e tale approccio permette di individuare le connessioni esistenti (quelle già note e no) con gli altri componenti della famiglia.

Dunque, il soggetto viene spronato a osservare la rappresentazione scenica dei propri livelli inconsci e viene indotto al dialogo con i diversi sistemi in modo da facilitare la scoperta dell’origine del disagio e dei sintomi correlati. Individuato il disagio alla base, viene reintegrato l’elemento mancante oppure si cerca di mettere ordine all’interno del sistema che appare squilibrato.

Costellazioni Familiari

Come si svolgono le sessioni

Per effettuare una sessione di Costellazione Familiare sono necessarie tre figure: un facilitatore, un cliente e dei rappresentanti.

Il FACILITATORE (O CONDUTTORE)

È un professionista con competenze in ambito psicologico a cui tocca porre le domande di apertura per focalizzare meglio l’argomento da affrontare. È lui a guidare la sessione. La messa in scena avviene quando il conduttore invita il soggetto analizzato a scegliere, fra i partecipanti, un rappresentante di se stesso e del familiare coinvolto, antenato o contemporaneo.

Il CLIENTE

È l’elemento fondamentale di una costellazione perché è il soggetto che porta la domanda su cui concentrarsi (che non deve essere vaga, ma chiara e rilevante, focalizzata su una tematica che che ha bisogno di una soluzione soluzione).

I RAPPRESENTANTI

Sono generalmente delle persone (ma possono essere anche degli oggetti) su cui vengono proiettati alcuni aspetti dei membri del sistema familiare, e solitamente possono esprimersi in maniera spontanea, rendendo dinamica la sessione.

Dopo una veloce indagine sulla questione sollevata dal cliente e sulla situazione genealogica e sistemica, si formula la domanda alla quale si cercherà di portare una soluzione grazie alla costellazione. Al cliente tocca disporre nello spazio previsto (o semplicemente invita a disporsi liberamente) i rappresentanti della sua famiglia o delle sue relazioni affettive. Una volta che i vari membri della famiglia si sono posizionati, il soggetto prende posto accanto al conduttore. Da quel momento in poi rimane in silenzio a meno che non venga interpellato.

Secondo Hellinger, gli individui scelti per rappresentare i vari membri della famiglia del soggetto analizzato inizierebbero ad avvertire, a livello inconscio, sensazioni ed emozioni dei rispettivi componenti. Questo avverrebbe grazie al contatto con il loro campo energetico. In genere, nel giro di qualche minuto la costellazione arriva ad un momento di stallo. È il cosiddetto “irretimento”, in cui viene fuori la situazione “reale” del sistema familiare del soggetto ed emerge il cuore del problema.

Generalmente, già la presa di coscienza di questo problema potrebbe bastare al soggetto per sciogliere una serie di blocchi interiori e arrivare a nuove consapevolezze riguardo se stesso e al proprio sistema. Tuttavia, si cerca di “aggiustare” in maniera attiva la situazione, attraverso un graduale cambiamento delle posizioni dei rappresentanti nello spazio o attraverso l’intervento del facilitatore. Pian piano, quindi, si giunge ad una nuova armonia all’interno del sistema, all’interno del quale il soggetto può ristabilire le sue relazioni.

Fonte: Eticamente/La Città della Luce

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Siciliana nata tra le pendici dell’Etna e il mare, ma trapiantata a Roma da qualche anno. Laureata in Media, comunicazione digitale e giornalismo, è appassionata al mondo del benessere e del bio. Estremamente curiosa, ama scrivere, conoscere nuove storie e osservare il mondo, soprattutto attraverso le lenti di una macchina fotografica.