Un vaccino sarà probabilmente in grado di ripristinare l’azione del sistema immunitario dei malati di Aids trattati con trattati con terapia antiretrovirale.
È quanto promette una ricerca in corso presso l’Istituto Superiore di Sanità (Sezione Centro nazionale Aids), diretta dalla dottoressa Barbara Ensoli e pubblicata su PLoS ONE.
Punto di partenza dello studio è la constatazione delle disfunzioni collaterali legate al virus che di solito non vengono bloccate dalla terapia antiretrovirale classica. In tale stadio, la proteina Tat svolge un ruolo chiave nel dare risposte immunitarie anticorpali e cellulari e riduce le alterazioni del sistema immunitario indotte dall’infezione Hiv.
Gli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità hanno sperimentato il vaccino Tat su 87 volontari malati di Aids. Da ciò si è dimostrato come la combinazione vaccino Tat-terapia antiretrovirale stimolasse il sistema immunitario indebolito da Hiv.
“I risultati ottenuti con la collaborazione degli 11 centri clinici coinvolti – dice Barbara Ensoli – indicano che la vaccinazione terapeutica con la proteina Tat, in combinazione con i farmaci, migliora significativamente il recupero del sistema immunitario dei pazienti“.
Il presidente ISS, Garagi, commenta: “Questi risultati dimostrano che valeva la pena di esplorare le potenzialità del vaccino Tat. Il miglioramento dei parametri immunologici nei pazienti vaccinati trattati con terapia antiretrovirale rappresenta una tappa importante, e non ci fermiamo qui“.
Intanto, prossimo obiettivo è testare il vaccino su pazienti sintomatici e poi su pazienti sani.
I centri clinici coinvolti sono: Policlinico di Modena, Ospedale Amedeo di savoia di Torino, San Raffaele e Sacco di Milano, Spedali Civili di Brescia, San Gerardo di Monza, Sant’Anna di Ferrara, S. M. Annunziata di Firenze, San Gallicano di Roma, Santa Maria Goretti di Latina, Policlinico di Bari.
Informazioni ufficiali sul vaccino Tat si possono prendere al numero verde 800861061, disponibile dalle ore 10 alle 18.
Germana Carillo