Se l’articolo 10 buoni motivi per smettere di fumare non vi era sembrato sufficiente per farla finita con le bionde, sappiate che nel mondo si stanno adottando nuove strategie nell’estenuante lotta contro il fumo.
L’ultima mossa viene dal Regno Unito ed è stata già ribattezzata guerra dei colori. Gli inglesi, che a quanto pare ne sanno una più del diavolo, hanno messo sotto accusa le tinte delle confezioni delle sigarette ritenendo che pacchetti scialbi e poco attraenti possano scoraggiare i consumatori, specie i minori.
Perplessi? Secondo il quotidiano “Guardian”, i funzionari statali ritengono che a rendere irresistibile la sigaretta non sarebbe solo la nicotina ma anche il bell’aspetto del contenitore. Di conseguenza, rendere il pacchetto scialbo e magari squallido renderebbe i prodotti all’interno molto meno allettanti, specie per i giovani e giovanissimi.
Andrew Lansley, segretario alla salute, tra gli sponsor di tale mossa anti fumo commenta “Cercare nuove strategie. Ecco perché stiamo valutando l’idea di un packaging semplice. È evidente che la confezione aiuta a reclutare i fumatori, quindi dobbiamo pensare a confezioni meno attraenti“.
La strategia viene sostenuta anche dalla British Medical Association. Spiega un portavoce: “Siamo molto lieti che il segretario sostenga questa idea. È evidente che i giovani trovino il packaging accattivante e noi sappiamo che l’industria del tabacco spende enormi quantità di denaro nel marketing intelligente per migliorare il proprio brand e aumentare le vendite“.
Insomma, in guerra e in amore tutto è lecito: anche utilizzare dei brutti colori.
Manuela Marino