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Scoperte mille proteine coinvolte in 130 malattie cerebrali

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Sono state identificate grazie alla collaborazione tra alcuni studiosi alcune proteine legate a 133 malattie cerebrali.

Due team di ricercatori, provenienti dal Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge e dall’Edinburgh University hanno infatti mappato le 1461 proteine che interagiscono nella densità postsinaptica (DPS).

Già da tempo il mondo scientifico era a conoscenza che tale area delle sinapsi cerebrali era coinvolta in diverse patologie. Gli scienziati hanno raccolto il materiale proteico presente all’interno di tale struttura cellulare così chiamata perché appare come un ispessimento. La DSP infatti è ricca di neurotrasmettitori, che rappresentano il mezzo chimico attraverso cui avviene la comunicazione tra i neuroni.

Dopo aver analizzato alcuni campioni cerebrali estratti da individui sottoposti a interventi chirurgici attraverso sofisticatissime tecniche di indagine molecolare, gli studiosi, il cui lavoro è stato pubblicato su Nature Neuroscience, hanno così scoperto che tale area è responsabile di un gran numero di malattie cerebrali.

Abbiamo identificato 132 malattie del cervello in cui sono coinvolte le densità postsinaptiche“, ha spiegato, Seth Grant, uno degli autori dello studio. “Tra esse, ci sono comuni patologie debilitanti come l’Alzheimer, il Parkinson o altre malattie neurodegenerative così come l’epilessia e malattie dello sviluppo dei bambini come l’autismo o le difficoltà di apprendimento. Dal momento che in molte malattie è coinvolto lo stesso gruppo di proteine, ora possiamo essere in grado di sviluppare nuovi trattamenti che possono essere impiegati in più patologie“.

Un importante passo avanti all’interno del settore delle neuroscienze, soprattutto sotto il profilo terapeutico. Jeffrey L. Noebels, professore di Neurologia al Baylor College of Medicine di Houston, ha spiegato che il cerchio attorno a queste malattie si sta stringendo sempre di più: “Piuttosto che puntare sui soliti sospetti, disponiamo adesso di una lista completa di più di 1000 sospetti“.

Piccola curiosità. Oltre alla scoperta epocale, lo studio ha rilevato come la DPS sarebbe coinvolta anche nel comportamento cognitivo, quindi nella memoria, nell’apprendimento, nelle emozioni, ma anche nel comportamento sociale o nell’abuso di sostanze stupefacenti.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.