La Società italiana di medicina generale (Simg) ha aggiornato la carta del rischio cardiovascolare con un algoritmo “testato” su un milione di italiani, con ottimi risultati.
Stando a quanto afferma Claudio Cricelli, presidente di Simg, l’aggiornamento della carta del rischio risponde a un cambiamento radicale del profilo delle malattie cardiovascolari diffuse nel nostro Paese, considerato che – afferma ancora Cricelli – le persone si ammalano oggi in modo completamente diverso rispetto a venti anni fa. La popolazione è infatti mediamente invecchiata e ha abitudini e comportamenti differenti.
Ecco perché si è reso necessario aggiornare questo importante strumento a disposizione dei medici, mediante un lungo studio che ha evidenziato come il problema maggiore in tale ambito sia stata la fibrillazione atriale, seguita dagli eventi ischemici cerebro e cardiovascolari e poi, in terzo luogo, dallo scompenso cardiaco.
Attraverso la “nuova” carta del rischio cardiovascolare si punta pertanto a stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore, come l’ictus o l’infarto del miocardo, nei 10 anni successivi, mediante l’analisi dei sei fattori di rischio seguenti:
- Sesso,
- Diabete,
- Abitudine al fumo,
- Età anagrafica,
- Pressione arteriosa sistolica,
- Colesterolemia.
Stando ai ricercatori, questi sei elementi di valutazione del rischio cardiovascolare avrebbero confermato la loro validità anche nella versione aggiornata dell’algoritmo predittivo. Per i medici, una buona ragione in più per affidarsi a tale strumento, considerato che non dovranno più andare a rintracciare quello specifico paziente (o non dovranno farlo da soli) per individuare se ha o meno un rischio, man potranno ben utilizzare il software, in modo automatico e indipendente dall’intervento “umano”.
Si tratta pertanto della possibilità di poter calcolare in maniera attendibile tali rischi sulla popolazione “portatrice” di tale pericolo, con conseguente beneficio in termini di prevenzione e di gestione della platea dei pazienti.