Nike ha comunicato su LinkedIn che i dirigenti stanno comunicando ai dipendenti di prendersi una settimana di ferie dal lavoro e ricaricare, in tal modo, le energie. La decisione – confermata da Matt Marazzo, senior manager of global marketing science della compagnia – è per il momento limitata alla sede di Beaverton, in Oregon, e sembra essere giustificata dalla volontà dell’azienda di essere più vicina al proprio personale, messo a dura prova dalle difficoltà affrontate durante la pandemia.
Ad ogni modo, non è questa l’unica iniziativa che è stata introdotta nelle ultime settimane in favore dei dipendenti. Lo stesso social network LinkedIn, su cui Nike ha diramato il messaggio, lo scorso mese di aprile ha fornito ai suoi dipendenti una settimana di ferie extra retribuita, mentre altre attività per contenere lo stress lavorativo sono già state intraprese da alcuni big come Intel, Microsoft e Mozilla.
Tornando a Nike, la società statunitense ha invitato a considerare tale decisione non solo come una mera settimana di riposo, quanto anche un modo per ricordare a tutti che la salute (soprattutto mentale) delle persone dovrebbe essere una priorità. E, proprio per questo motivo, Nike ha invitato altre compagnie a fare lo stesso.
Lo stress da lavoro – sancisce uno studio condotto dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Organizzazione internazionale del lavoro – a orari superiori a 55 ore settimanali è infatti associato a un aumento del 35% del rischio di ictus e del 17% del rischio di morte per cardiopatia ischemica rispetto a coloro che invece affrontano un orario di lavoro settimanale pari a 35-45 ore.