Caricabatterie universale: obbligatorio per tutti i dispositivi

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La proposta appoggiata dalla Commissione Europea sulla produzione e l’utilizzo del caricabatterie unico è ormai realtà. Dal 28 dicembre 2024, infatti, tutti i dispositivi elettronici venduti nell’Unione Europea dovranno supportare la ricarica tramite porta USB-C.

Questa decisione riguarda non solo gli smartphone, ma anche tablet, fotocamere digitali, cuffie, console portatili e altri dispositivi elettronici. A partire dal 2026, l’obbligo si estenderà anche ai computer portatili. (Parlamento Europeo)

Obiettivo: meno sprechi e più comodità

La standardizzazione del caricabatterie ha diversi vantaggi. Il vicepresidente della Commissione europea per l’industria, Antonio Tajani, aveva già anticipato nel 2011 che si trattava di una “piccola, grande rivoluzione per i consumatori”. Oggi, il legislatore europeo ribadisce l’importanza della misura per ridurre i rifiuti elettronici e migliorare l’esperienza utente.

“Con il lancio di questo nuovo standard, sarà possibile ridurre il numero di caricabatterie in commercio, poiché lo stesso dispositivo potrà essere utilizzato anche in caso di acquisto di un nuovo telefonino. Parallelamente, si ridurrà così anche la quantità di rifiuti elettronici”.

Un cambiamento necessario

Secondo i dati della Commissione Europea, ogni anno vengono prodotti circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici legati ai caricabatterie. L’obbligo del caricatore universale contribuirà a diminuire questo spreco e permetterà ai consumatori di risparmiare circa 250 milioni di euro l’anno in acquisti inutili di caricabatterie. (Commissione Europea)

Apple e il passaggio a USB-C

Uno degli aspetti più discussi della normativa è l’impatto sulle aziende produttrici, in particolare Apple. Il colosso di Cupertino ha dovuto abbandonare la sua porta proprietaria Lightning in favore dello standard USB-C. Già con il lancio dell’iPhone 15, Apple ha adottato la porta USB-C, conformandosi alla direttiva europea.

Riassumendo

Il caricabatterie universale è finalmente una realtà e promette di migliorare l’esperienza d’uso, ridurre i costi e abbattere i rifiuti elettronici. Entro il 2026, la normativa coprirà anche i computer portatili, segnando un passo definitivo verso un’industria elettronica più sostenibile.

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.