Raffreddati? È ora di assumere dello zinco che, sotto forma di pillole, pastigliette o sciroppo, riduce l’intensità e la durata di questo benedetto raffreddore.
A dirlo sono i ricercatori indiani del Postgraduate Institute of Medical Education and Research, coordinati da Meenu Singh.
Gli studiosi hanno revisionato 15 studi dedicati alle terapie antiraffreddamento che hanno coinvolto 1.360 persone dal 1984, tanto da avvalorare una tesi avanzata nella metà degli anni ‘80 che già stabilì che lo zinco riduce gravità e sintomi del raffreddore.
Ma, stando alle conclusioni degli esperti, ci sono delle differenze: i bambini che assumono zinco per cinque o più mesi una volta al giorno sono tre volte meno esposti al raffreddore rispetto a quelli che prendono dei placebo, consentendo così anche un minor ricorso agli antibiotici. Invece, gli adulti che assumono zinco vedono raddoppiate le possibilità di dire basta agli starnuti entro 7 giorni.
Concludono i ricercatori “Al momento è ancora difficile stabilire una raccomandazione per tutti, perché non sappiamo molto circa la dose ottimale, la formulazione o la durata del trattamento”.
La ricerca è stata pubblicata su Cochrane Library.
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