Una nuova tecnica per individuare i melanomi è stata messa a punto dai ricercatori della Duke University.
Si tratta di un laser a bassa intensità, che riuscirebbe a cogliere immagini ad alta definizione dei nei, individuandone l’eventuale componente patologica.
Finora l’indagine sulla pelle viene effettuata con la lente d’ingrandimento, metodo risalente addirittura al ‘700, seguito in alcuni casi da una biopsia. Non sempre però dà risultati univoci, diventando spesso un inutile costo per il sistema sanitario.
Il nuovo dispositivo, descritto su Science Translational Medecine, riuscirebbe invece ad analizzare in tempo reale i nei, determinandone il tasso di eumelanina, la sostanza presente in grande quantità in quei tessuti che potenzialmente possono evolvere in tumori.
Finora un primo test è riuscito ad individuare correttamente tutti gli 11 melanomi presenti in un campione di pazienti e ora si cercherà di tarare il nuovo laser su dei campioni di pelle in laboratorio.
“Anche se avesse un tasso di successo del 50 per cento – hanno scritto gli autori dello studio – questa tecnica potrebbe salvare milioni di vite”
Il controllo e la prevenzione sono infatti il miglior modo per evitare l’insorgere dei tumori della pelle e questo laser rappresenterebbe una validissima alternativa a metodi oramai superati e troppo costosi.