Ha un’azione antiossidante, contrasta l’insorgenza di tumori, contribuisce ad aumentare la densità ossea: questi i principali benefici del tè verde, che già abbiamo avuto modo di esaminare.
Ora una nuova ricerca, condotta dal Tea Advisor Panel e pubblicata su Nutritional Neurosciences pone l’accento sull’efficacia del tè, sia nero che verde, nel migliorare le prestazioni cerebrali ed accrescere l’attenzione. Gli studiosi hanno preso in esame un gruppo di 44 persone, offrendo ad alcune il tè, ad altre un placebo.
Gli esami effettuati hanno evidenziato, in coloro che avevano bevuto il tè, una maggiore prontezza intellettuale, una reattività più elevata ed un ridotto senso di fatica.
A cosa sono da attribuire questi effetti sull’attività cerebrale? Secondo gli studi, a due sostanze contenute nel tè: la l-teanina e la caffeina. Così commenta i risultati il dottor Bond, che ha svolto la ricerca: “tutti questi nuovi dati aggiungono alla crescente scienza che bere il tè, preferibilmente quattro tazze di tè al giorno, promuova la nostra salute e il benessere“.
Ora, senza pretendere di raggiungere i livelli della Regina Elisabetta, che tra incontri e ricevimenti vari, è stato calcolato arrivi a bere una media di 70 tazze di tè al giorno, non sarebbe male far nostro un po’ dello stile british, che fa del consumo del tè, un vero e proprio rito, da ripetere quotidianamente.
Francesca Di Giorgio