Una farmacia sempre più multifunzionale è quella che si delinea con l’entrata in vigore del decreto ministeriale del 10 marzo 2011 sulle “prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo”.
Tra 15 giorni sarà infatti possibile effettuare nelle farmacie tutta una serie di controlli fino ad ora demandati a ospedali e ambulatori: dalla misurazione della glicemia al test di gravidanza, l’elenco delle prestazioni verrà periodicamente aggiornato dal ministero della Salute previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
In realtà non sarà possibile nelle farmacie “l’utilizzo di apparecchiature che prevedano attività di prelievo di sangue o di plasma mediante siringhe o dispositivi equivalenti“, né le attività di diagnosi e prescrizione. Si potranno infatti effettuare soltanto quelle analisi che prevedono l’utilizzo di strumenti di autodiagnosi normalmente gestibili dai pazienti a domicilio, ma che “in caso di condizioni di fragilità o di non completa autosufficienza, possono essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, presso le farmacie territoriali pubbliche e private“.
Tra questi rientrano la misurazione della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi; la misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito; la misurazione di componenti delle urine; i test di ovulazione, gravidanza e menopausa e quello del colon retto per la rilevazione del sangue occulto nelle feci; la misurazione, con modalità non invasive, di: pressione arteriosa, capacità polmonare, saturazione percentuale dell’ossigeno. Si potranno inoltre effettuare elettrocardiogrammi con modalità di “tele cardiologia”, da svolgersi in collegamento con centri di cardiologia “accreditati” dalle Regioni.
La nuova “farmacia dei servizi” dovrà dal canto suo dotarsi di spazi dedicati alle analisi e separati dagli altri ambienti, esporre in modo chiaro e leggibile le tipologie di prestazioni analitiche disponibili agli utenti e avere personale qualificato e specializzato nelle diverse mansioni, personale che dovrà seguire corsi di aggiornamento sull’utilizzo delle tecnologie impiegate per i test in questione.
Ma ricordatevi: i test andranno comunque poi portati al vostro medico per la verifica e la prescrizione dell’eventuale terapia.
Eleonora Cresci