Va a Milano il record italiano dell’infertilità maschile: sarà lo smog o lo stress della metropoli lombarda, sta di fatto che gli andrologi della Siams (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) lanciano l’allarme.
E non solo per l’impotenza. I milanesi vengono bocciati anche in fatto di prevenzione e utilizzo delle famose “pilloline blu”: la metà dei giovani non usa il preservativo, solo uno su 5 consulta uno specialista e sono sempre più quelli che ricorrono all’acquisto on line di pillole per migliorare le prestazioni sessuali.
I dati raccolti dal centro dell’ospedale di San Paolo di Milano e presentati nel convegno “La prevenzione andrologica del giovane: un obiettivo strategico nazionale”, sono tutt’altro che confortanti e disegnano una realtà preoccupante per la vita sessuale degli uomini che vivono nel capoluogo lombardo: “Dalle nostre indagini nelle scuole – spiega Giovanni Maria Colpi, coordinatore regionale Siams della Lombardia e direttore dell’Unità di andrologia del San Paolo – emerge che un adolescente su 2 non usa il preservativo. Il 25% di questi entra in contatto con infezioni e il 12,5% contagia a sua volta la partner“. Tutti fattori che contribuiscono all’insorgere dell’infertilità e che quindi potrebbero essere evitati con una corretta informazione e una prevenzione periodica.
Ma si sa, gli uomini non hanno un buon rapporto con l’andrologo e a Milano nel 2010 solo 2 su 10 hanno effettuato visite specialistiche di controllo, mentre cresce la ricerca di informazioni sul web, raramente affidabili.
Un altro problema riscontrato dall’impegno dei medici del San Paolo nelle scuole è il sempre più frequente ricorso alle famose pillole dell’amore, auto-prescritte e acquistate on line. Questo comporta ovviamente sia un uso scorretto che la frequente possibilità di incorrere in farmaci contraffatti, con un serio rischio per la salute. Inoltre questa forma di doping impedisce al medico di individuare l’eventuale patologia e, di conseguenza, curarla.
In Italia ben 4 giovani su 10 (tra i 18 e i 30 anni) hanno problemi di fertilità; ad influire sono sicuramente lo stile di vita e le condizioni ambientali, e per questo la Siams promuove la campagna di informazione Androlife, che mira ad avvicinare i giovani alla figura dell’andrologo e ad informarli in modo corretto e diretto sulla prevenzione e sulle patologie sessuali.
Eleonora Cresci