Ancora il caffè sotto i riflettori. Questa volta la scienza ci dice che quanto ne beviamo dipende dai nostri geni.
Così, se una tazzina al giorno previene un ictus, se previene il cancro alla bocca o aiuta la memoria, se ai vostri geni il caffè proprio non va… a genio c’è poco da discutere.
Due i geni chiamati in causa (il CYP1A2 e l’AHR), che, a dire dei ricercatori del National Cancer Institute, della Harvard School of Public Health, Brigham and Women’s Hospital di Boston, possono essere presenti nel DNA in diverse versioni, ognuna legata a un basso o a un alto consumo di caffeina.
Per lo studio, pubblicato su PLoS Genetics, gli scienziati hanno esaminato il DNA di oltre 47 mila individui.
Insomma, questione di DNA se prendiamo un certo numero di caffè al giorno. Se poi lo vogliamo lungo, macchiato, amaro e corretto… è solo questione di nevrosi. Credo.