Mal di testa: una denominazione generica per un disturbo in realtà molto complesso. Di lieve o forte entità, persistente ed acuto o più leggero e tollerabile, cronico oppure sporadico: in base alle modalità di manifestazione può avere carattere più o meno invalidante per i soggetti colpiti.
L’International Headache Society ha distinto ben 13 diversi tipi di cefalea – il nome scientifico del “mal di testa” – classificandolo in 2 categorie principali: cefalee primarie e cefalee secondarie.
Indice
Cefalee primarie
Le cefalee primarie sono malattie vere e proprie, determinate da cause non sempre chiaramente identificabili. A loro volta si distinguono in 3 forme: cefalea tensiva, cefalea a grappolo, emicrania. Vediamo allora le caratteristiche di ciascuna di queste patologie.
Cefalea tensiva
Si tratta della forma più diffusa di mal di testa, provocata dalla contrazione dei muscoli del collo e delle spalle. Interessa la regione occipitale del cranio e si manifesta su entrambi i lati dello stesso.
Chi ne è colpito avverte la sensazione di avere il capo serrato in una stretta, che porta a dire “ho un cerchio alla testa”. Il dolore, pur nelle variabilità presenti da soggetto a soggetto, ha un’intensità da lieve a media, per cui generalmente consente la prosecuzione delle comuni attività quotidiane.
Cause scatenanti sono l’assunzione di posture scorrette come anche situazioni di particolare stress e tensione. È frequente un’incidenza sull’umore, che tende a diventare più cupo, portando spesso chi è colpito da cefalea tensiva alla manifestazione di forme depressive, che incidono negativamente sui rapporti interpersonali.
Cefalea a grappolo
La cefalea a grappolo è la forma di mal di testa meno comune, ma la più dolorosa. Viene chiamata a grappolo per sottolineare il fatto che le crisi si verificano a scadenze ravvicinate e sono dunque concentrate. Si possono verificare da una crisi ogni due giorni, fino ad otto crisi nelle 24 ore.
Il dolore acuto e lancinante, generalmente si localizza in un’area, in modo particolare intorno all’occhio ed è accompagnato da irritazione della congiuntiva (si tratta della membrana che riveste la parete interna della palpebra) con intensa lacrimazione, congestione nasale.
Emicrania
È caratterizzata da un intenso dolore localizzato solo da una parte della testa e caratterizzato da pulsazioni intermittenti, provenienti dall’alternarsi di vasocostrizione e vasodilatazione delle arterie.
Si distingue in due diverse forme: “con aura” e “senza aura”. Nella prima il dolore è preannunciato da una serie di disturbi alla vista, da alterazioni nelle percezioni sensoriali, con formicolii agli arti e da disturbi neurologici come sensazioni di squilibrio; nella seconda tali sintomi sono assenti. Entrambe le tipologie sono accompagnate da intolleranza ai rumori, nausea o inappetenza.
La cefalea tensiva e l’emicrania sono diffuse prevalentemente tra le donne; gli uomini, invece, sono colpiti più frequentemente dalla cefalea a grappolo.
Cefalee secondarie
Le cefalee secondarie sono quelle riconducibili a cause ben precise: rappresentano dunque uno dei sintomi di una malattia.
Tra le cause scatenanti più comuni:
- traumi cranici o lesioni alla testa;
- disturbi metabolici (come il diabete);
- infezioni virali o batteriche;
- assunzione o sospensione dell’uso di particolari sostanze come nicotina, caffeina, stupefacenti;
- patologie che interessano i vasi sanguigni (aneurisma, trombosi, ischemia);
- mal di denti, disturbi alla vista, sinusiti.
Che fare?
Aprire il cassetto, prendere la confezione dell’antidolorifico, ingoiare una compressa. Queste le azioni più frequenti che ci ritroviamo a compiere quando il mal di testa ci assale. Ma sono le uniche possibili? Esiste l’opportunità di curare il mal di testa in modo naturale? Non solo esiste, ma in molti casi i rimedi naturali si rivelano più efficaci delle cure con i farmaci.
Vediamo allora di conoscere le valide alterative alla compressa contro il mal di testa.
Omeopatia
Le terapie omeopatiche non mirano esclusivamente a curare il sintomo specifico, ma sono volte a ristabilire un equilibrio armonico nella persona, sul piano fisico e psicologico. Le cure qui di seguito proposte, efficaci contro alcuni tipi di mal di testa, vanno prescritte SOLO da un medico omeopata, in grado di calcolare il dosaggio corretto.
- Glonoinum: utile per dolori che provocano un forte senso di compressione della testa, partendo dalla zona del collo
- Belladonna: per i mal di testa che si manifestano come pulsazioni intermittenti, e che tendono a peggiorare in presenza di luce o rumori
- Sulfur: rimedio per i mal di testa che si presentano periodicamente, come bruciori nella parte alta del capo, ed in genere colpiscono persone abituate ad un’alimentazione abbondante e ricca di grassi
- Aconitum: utile per cefalee violente e che colpiscono all’improvviso. Si ha la sensazione di avere la testa appesantita e calda
- Bryonia: è un rimedio per mal di testa che partono dalla fronte e si estendono indietro, fino alla nuca, provocando un forte senso di compressione
- Pulsatilla: un valido aiuto per le donne, nei mal di testa che colpiscono nel periodo premestruale e durante le mestruazioni e che vengono accresciuti da un’alimentazione pesante e dal soggiorno in ambienti chiusi
L’agopuntura
L’efficacia di questa antica pratica nella cura del mal di testa ha ricevuto una dimostrazione scientifica in uno studio compiuto presso la Duke University, negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista Anesthesia & Analgesia.
I ricercatori hanno preso in esame i dati elaborati attraverso 30 diversi studi che hanno coinvolto circa 4 mila persone colpite da diversi tipi di cefalea ed hanno constatato come il 62% di queste avesse ricevuto benefici da sedute di agopuntura. Solo il 45% dalla somministrazione di farmaci tradizionali, a base di acido acetilsalicilico.
L’agopuntura si è rivelata efficace in particolar modo nel trattamento della cefalea tensiva, garantendo nell’80% dei casi una riduzione del dolore ed un rilassamento della muscolatura insieme ad un allentamento delle tensioni psicologiche. Si utilizzano 10 o 12 aghi, che vengono inseriti a qualche millimetro di profondità nella pelle e determinano un micro cortocircuito, a seguito della presenza di correnti debolissime, che vanno ad agire direttamente sui circuiti del dolore.
Gli aghi intervengono sul sistema nervoso e sui cosiddetti canali dell’agopuntura, che collegano tra loro i diversi organi. Per questo motivo gli aghi vengono posizionati in aree anche lontane tra loro, come il piede, la gamba, la mano ed il collo.
Il National Institute of Health, negli USA, considera già da 10 anni l’agopuntura una cura efficace e raccomandabile per la cefalea.
Lo Yoga
Favorisce il recupero del benessere psicofisico, alleggerisce le tensioni ed agevola il ristabilimento di un equilibrio armonico nella persona.
Per questo motivo la pratica dello yoga si rivela utile nel trattamento della cefalea, in modo particolare di quella tensiva. Come spiega il professor Fulvio Palombini, docente di fisioterapia alla Sapienza di Roma,
“deriva da una contrattura dei muscoli della catena dorsale; per questo tecniche di rilassamento e respirazione aiutano a sciogliere la muscolatura e a sbloccare il diaframma, spesso rigido, in reazione all’ansia”.
Uno studio compiuto presso la Rajasthan University di Jaipur ha provato l’efficacia dello yoga anche nella cura dell’emicrania. Sono state selezionate 72 persone affette da questa forma di cefalea localizzata, ed in seguito è stato chiesto loro di sottoporsi ad una terapia basata sulla pratica dello yoga: un’ora al giorno per tre settimane.
I risultati hanno dimostrato come, rispetto ai soggetti inseriti in un gruppo di controllo che hanno seguito solo una dieta, coloro che avevano praticato yoga mostravano un significativo miglioramento di condizioni, grazie ad una progressiva riduzione dell’intensità e della frequenza degli attacchi emicranici. Il merito sembra essere nell’aumento dei livelli di serotonina, la cui scarsità rappresenta una delle cause dell’emicrania.
Lo Shiatsu
Il massaggio shiatsu si rivela efficace soprattutto nei casi di cefalea tensiva. Come disciplina di provenienza orientale, si basa su un approccio globale alla persona, per cui il suo scopo è quello di ristabilire uno stato di benessere generale, andando ad agire sull’insieme delle componenti psicofisiche del soggetto, per riequilibrarle armonicamente.
Il professor Palombini chiarisce che
“Il massaggio shiatsu si è dimostrato valido per prevenire i mal di testa cronici e rendere gli attacchi meno dolorosi perché aiuta a sciogliere i muscoli contratti del capo e della parte superiore del collo e a ossigenare meglio i tessuti”.
Coloro che soffrono di emicrania possono effettuare ogni giorno una serie di semplici movimenti shiatsu che sono utili nel contrastare l’insorgenza degli attacchi emicranici. Si inizia con l’eseguire frizioni sul collo e la schiena.
Si compie poi, una pressione per un tempo di cinque secondi circa, su queste parti:
- sotto l’ombelico;
- sull’esterno di uno dei polpacci, dieci centimetri circa al di sopra della rotula;
- sulla membrana tra l’indice e il pollice di una mano;
- al centro del petto, tra i capezzoli.
Terminata la serie si replica, passando all’altro lato del corpo.
Nel caso di cefalee scatenate da un eccesso di tensione emotiva si rivela molto utile un massaggio della testa da compiere a partire dal centro della fronte, con la mano aperta e le dita distanziate tra loro.
La medicina naturale offre numerose valide alternative all’impiego dei farmaci. È sufficiente fare il primo passo, diventando consapevoli che la compressa ingoiata in fretta non è l’unico rimedio a quel mal di testa che rende cupe le giornate più luminose. Scopriremo una varietà ricca di rimedi e cure che si riveleranno utili non solo per il dolore acuto del momento, ma per l’acquisto di un benessere generale e duraturo.