Si moltiplicano gli studi sulla correlazione tra obesità e depressione.
Secondo Alberto Quirantes Hernandez, endocrinologo dell’ospedale Salvador Allende dell’Avana a Cuba, la probabilità di incorrere in depressione, per gli obesi, aumenta del 25%, come riporta il Times of India. Afferma lo studioso “Alcune malattie sono molto visibili ma l’obesità’ è la sola che provoca manifestazioni denigratorie e la condanna”.
Dunque per il Professore sarebbe il grande impatto sociale che sta assumendo questa malattia a generare il disagio psichico. Il dato preoccupante sarebbe che l’obesità stia diventando uno stigma sociale, per il quale si paga un pesante contributo anche in termini di salute mentale.
Alcune ricerche scientifiche precedenti avrebbero però già messo in correlazione depressione e accumulo di grasso viscerale (depositi di grasso intorno agli organi dell’addome), in particolare uno studio della Rush University Medical Center di Chicago.
Lo studio condotto su 409 donne di mezza età ha riscontrato un importante collegamento tra sintomi depressivi e grasso viscerale, specialmente in quelle sovrappeso e obese. Le donne con depressione più grave hanno il 24,5% di grasso viscerale in più di quelle meno depresse. Quanto al grasso sottocutaneo, gli scienziati non hanno riscontrato nessuna associazione con i sintomi depressivi. Ma perché la depressione farebbe crescere il grasso intorno agli organi interni? L’ipotesi è che gli stati emotivi negativi farebbero aumentare la produzione dell’ormone dello stress: il cortisolo e di alcuni composti che creano infiammazione.
Il grasso interno, che si accumula intorno agli organi della pancia, è molto più pericoloso per la salute di quello superficiale, appena sotto l’epidermide, essendo correlato a malattie cardiache e diabete. Secondo la dr.ssa Lynda H. Powell, coordinatrice dello studio ciò dimostrerebbe “che l’adiposità centrale, che le persone chiamano pancetta, è un mezzo importante con cui la depressione contribuisce ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e diabete”.
Non vi sembra un motivo in più per sorridere… nonostante i chili di troppo?
Manuela Marino