Gli scienziati dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, hanno scoperto una nuova forma di colesterolo “ultra-cattivo” che aumenterebbe sensibilmente il rischio di malattie cardiache.
La scoperta è stata fatta mentre i ricercatori stavano studiando le diverse forme di colesterolo dannoso, cioè le lipoproteine a bassa densità (acronimo inglese LDL).
La densità del colesterolo scoperto è molto più vischiosa del colesterolo cattivo, con un conseguente aumento della probabilità che esso riesca ad attaccarsi alle pareti delle arterie. Chiamato tecnicamente MGmin-LDL, esso ha, infatti, molecole zuccherine più piccole e dense rispetto a quelli delle normali LDL.
La sua forma alterata consente di attaccarsi facilmente alle pareti arteriose, fornendo un punto di partenza per l’accumulo di placche di grasso pericoloso. Via via che i depositi crescono, le arterie si restringono, così come il flusso del sangue. I coaguli di grasso possono, alla fine, rompersi, provocando attacchi di cuore o ictus.
Questo nuovo tipo di colesterolo, secondo i dati dei ricercatori, sarebbe molto più presente nelle persone anziane e nei malati di diabete di tipo 2 e causerebbe migliaia di morti all’anno.
Tenere sotto controllo il colesterolo, dunque, è fondamentale, come ci ha ricordato pochi giorni fa un’altra ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition. Ad incidere in misura decisiva sul tasso di colesterolemia sono i grassi trans, presenti in grande quantità soprattutto nella margarina, molto utilizzata nei preparati industriali.
Attenti, dunque, a cosa mangiate!