All’origine dell’epidemia di E.coli ora spuntano i germogli di legumi, in particolare quelli dei fagioli, prodotti nel vivaio di Bienenbuettel, in Bassa Sassonia.
Ad affermarlo è Reinhard Burger, presidente del Robert-Koch-Institut (Rki), istituzione di ricerca batteriologica tedesca.
I germogli sono molti popolari in Germania, dove vengono serviti in insalata o nei panini, e Burger precisa che “le persone che hanno consumato germogli (di legumi) hanno nove volte più probabilità degli altri di avere diarrea sanguinolenta”.
È chiaro, quindi, che l’epidemia non è ancora terminata, tanto che si parla di un bilancio di 33 vittime e circa 3 mila infetti.
Via libera, infine, dalla Russia, alla revoca del divieto di importazione di verdure dall’Unione europea, a patto che si forniscano garanzie di sicurezza. A tale proposito, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si impegnato affinché arrivassero al più presto i certificati di sicurezza.
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