Ultime scoperte in termini di genetica umana. Secondo una ricerca condotta dal Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge, ogni individuo eredita dai genitori 60 mutazioni del Dna, che possono essere trasmesse sia dagli spermatozoi che dagli ovuli, e non prevalentemente da uno dei due genitori come si è sempre pensato.
Lo studio, pubblicato su Nature Genetics, si è basato sull’analisi del DNA di due famiglie, entrambe con un solo figlio, di cui sono state valutate circa 6 mila possibili mutazioni genetiche. Gli scienziati hanno anche valutato le mutazioni che si sono sviluppate dopo la nascita e quelle dei singoli genitori.
Il risultato? Si sono rilevate 60 mutazioni ereditate; ma mentre in un caso il 92% di queste veniva dal padre, nell’altro la percentuale era solo del 36%.
“Questa è stata una sorpresa per noi – commenta Matt Hurles, uno dei ricercatori – perché si pensava che la maggior parte delle mutazioni venisse dal padre, perché per formare uno spermatozoo il genoma deve essere copiato molte più volte rispetto a un ovulo“.
Il numero di mutazioni ereditate è comunque più basso di quello stimato in precedenza, circa 200, e quindi, secondo gli esperti, questo potrebbe voler dire che l’evoluzione umana sia avvenuta più lentamente del previsto. “La separazione dell’uomo dalle scimmie – ha spiegato Hurles – potrebbe dover essere messa indietro di 7 milioni di anni, come suggeriscono alcune scoperte recenti“.
Fabrizio Giona