Da San Diego arriva un nuovo allarme per bambini e adolescenti: il diabete di tipo 2 sta diventando “giovanile“.
Sono sempre di più i bimbi e i ragazzi che si ammalano di questo tipo di malattia, lo dicono gli esperti giunti nella città americana da tutto il mondo per il 71mo Congresso dell’American Diabetes Association’s (Ada 2011). Le stime parlano di circa 285-350 milioni di diabetici 2, che entro il 2030 diventeranno 438-700 milioni, di cui 8 milioni in Italia. Le cause? Sedentarietà e dieta sbagliata, ma anche una insufficiente attività di prevenzione.
Attualmente il diabete di tipo 2, una forma di diabete mellito caratterizzato dall’alta concentrazione del glucosio nel sangue e da insulinoresistenza, provoca 1 morto ogni 10 secondi. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas e i suoi livelli nel sangue variano a seconda della glicemia, la quantità di glucosio presente nel sangue: quando si è diabetici le cellule hanno difficoltà a ottenere il glucosio necessario per produrre energia.
Gli esperti attualmente stanno cercando nuove cure e nuovi medicinali, come il liraglutide, e le terapie ora in uso presentano degli effetti collaterali ancora non controllabili, come l’aumento del peso (un vero e proprio controsenso) e l’ipoglicemia. Ma delle armi vincenti esistono già: prevenzione, dieta e attività fisica. In parole povere, uno stile di vita sano e all’insegna del benessere.
Gli esperti assicurano che la dieta non solo può prevenire l’insorgere della malattia, ma anche curarla, soprattutto in caso di diagnosi precoce. Lo dimostra uno studio dell’università di Newcastle: su 11 pazienti sottoposti ad una dieta ferrea ben 7 sono guariti dopo 3 mesi.
Roberta Ragni