Il batterio Escherichia Coli continua a far parlare di sé.
Questa volta, però, non si tratta di cibi contaminati, ma di acque di balneazione: il lido di Savio, sulla marina di Ravenna vicino alla foce sud del fiume Savio, è stato chiuso per rischi di carattere igienico-sanitari da una ordinanza comunale del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.
Nelle sue acque è stata rilevata una presenza decisamente troppo elevata di Escherichia Coli, il batterio intestinale che conosciamo molto bene, pari a 970 unità ogni 100 millilitri, contro il limite di 500, secondo quanto riferito dai controlli effettuati lunedì scorso dalla Ausl.
“Data l’eccezionalità del fenomeno sulla costa ravennate, sono in corso, da parte degli organi competenti, le ricerche per risalire alle cause che lo hanno determinato“, fa sapere la dottoressa Valeria Contarini del dipartimento Sanità Pubblica della Ausl ravennate. Le autorità, nel frattempo, si stanno mobilitando per sistemare la segnaletica di divieto per i bagnanti, mentre le analisi microbiologiche verranno ripetute ogni 24 ore.
L’Arpa è stata incaricata di individuare la causa di questo improvviso aumento, probabilmente dovuto alle precipitazioni che, attraverso i fiumi, hanno portato in mare il batterio.
Brutta notizia, insomma, per i bagnanti di Ravenna che potranno tornare a ristorarsi dal caldo estivo nelle acque del lido di Savio solo quando l’emergenza verrà superata.
Roberta Ragni