I romanzi rosa fanno male alla sessualità femminile!
È quello che sostiene la sessuologa inglese Susan Quilliam sul Journal of Family Planning and Reproductive Health Care Care del British Medical Journal Group: le donne che leggono queste storie – i famosi Harmony che in UK sono conosciuti semplicemente come Mills&Boon dal nome dell’editore – e finiscono per cascarci sono spacciate! Perché? Perché sono storie del tutto irreali e prive di un riferimento concreto – senza considerare che incentivano il sesso senza precauzioni e le conseguenti gravidanze indesiderate.
Se una donna si lascia abbindolare, anche solo inconsciamente, da queste favole in cui lei deve essere sempre paziente, pronta a fare l’amore, anche se non raggiunge l’orgasmo, e predisposta comunque a tenersi figli non cercati, non si sentirà certo realizzata! Solo l’11.5% di queste storielle infatti cita il preservativo e la cosa peggiore è che sono proprio le donne qui a non volerlo usare per sentirsi più vicine al loro eroe, che, il più delle volte le lascia pure insoddisfatte: l’ideale proposto è proprio quello di essere felici anche senza appagamento sessuale, idea protratta per anni e che ha tarpato le ali alle donne incapaci di emanciparsi.
E laddove invece la storia metta la ciliegina dell’orgasmo a coronare questa sudata unione, è in ogni caso il paladino uomo che ha salvato la donna da pericoli imminenti ad avere sempre la meglio: un’immagine davvero antiquata e davvero deprimente per la donna.
“Se le lettrici iniziano a credere alla storia che la fiction romantica offre, e poi la memorizzano vanno incontro a guai seri“, spiega la Quilliam.
Infatti, continua sempre la dottoressa che fa da psicologa e consulente a molte donne, “Ciò che vediamo e ascoltiamo nelle nostre visite di consulenza è molto più basato sulla documentazione” Mills & Boon che sulle informazioni fornite dalla nostra Associazione di pianificazione familiare e va in senso contrario ai messaggi che cerchiamo di promuovere“.
Che la donna venga svegliata come Biancaneve dal principe azzurro e sia del tutto inconsapevole dei suoi desideri e delle sue pulsioni non è certo un bene – il titolo dell’articolo pubblicato è non a caso “Lui la colse fra le sue virili braccia e posò le proprie labbra sulle sue”: ricamare sulle storie piuttosto che viverle per quello che sono, porta inevitabilmente alla loro rovina.
È vero che l’happy end è ciò che, volenti o nolenti, sognano tutte le donne, anche quelle più restie ad ammetterlo, ma che male c’è a sognare? Senza sfociare in rapporti insicuri e irresponsabili e senza arrivare a prostrarsi davanti al proprio salvatore il romanticismo del vissero felici e contenti rimane comunque un sogno bellissimo! Ma ricordatevi ragazze e donne ciò che vi consiglia l’esperta: “usate la vostra di fantasia, guardando i lati positivi e lavorandoci, invece di farvi usare da quella altrui che vi viene venduta“.
Valentina Nizardo