Statistiche e studi alla ricerca della dimensione ideale dell’organo sessuale maschile.
Loro se lo chiedono da sempre. Probabilmente fin dal giorno in cui Adamo si trovò a confrontarsi con Abele e Caino. E il tam tam continua, oggi, anche sul web. Provate a vedere quanti adolescenti, su Yahoo Answers se lo domandano e lo domandano ancora: ma qual è la dimensione giusta del pene?
Nel 1948 il noto dottor Alfred Kinsey, biologo presso l’Università dell’Indiana e fondatore del Kinsey Institute for Research in Sex, Gender and Reproduction, gettò nel panico totale tutti gli uomini del pianeta stabilendo che le dimensioni ideali dell’organo sessuale maschile si collocassero intorno ai 16 cm.
Di qualche decennio successivi, gli studi congiunti di William Master, sessuologo e ginecologo statunitense, e Virginia Eshelman Johnson, psicologa, se da una parte liberarono finalmente la sessualità femminile dallo stato di inferiorità gerarchica rispetto a quella maschile, dall’altra affermavano seraficamente: “la dimensione dell’organo maschile, sia in stato di flaccidità che in erezione, riflette l’abilità sessuale dell’individuo“.
Possiamo solo immaginare le reazioni.
Da allora, gli studi sul “migliore amico dell’uomo” si sono succeduti in quantità e hanno, fortunatamente, raggiunto conclusioni sempre più rassicuranti.
Parlando di statistiche, il Professor Roberto Ponchietti della Clinica Urologica di Firenze ha pubblicato nel 2005 sulla rivista European Urology un test condotto su 3.300 ragazzi fra i 17 e i 19 anni. La lunghezza media del pene in stato di flaccidità è risultata di circa 9 cm, mentre la lunghezza media del pene stirato, misurandolo dal pube all’apice, circa 12.5 cm, con un minimo di 7.5 ed un massimo di 17.5 cm.
Anche la Società Italiana di Andrologia, la Sia ha preso le misure, con un ampio studio antropometrico sui genitali di 2.392 uomini. Da questa indagine si può affermare che la lunghezza media del pene a riposo è di 13.5 cm tra i 20 e i 49 anni. Queste misure medie tendono, però, ad “accorciarsi” con l’età e anche in presenza di alcune patologie come il diabete, l’ipertensione arteriosa, una cardiopatia ischemica o il colesterolo alto.
Ma l’ultimo ad intervenire sull’argomento e a portare, ci auguriamo, la risposta definitiva al grande interrogativo è il Professor Giovanni Maria Colpi, direttore dell’Unità di andrologia dell’Ospedale San Paolo di Milano, che afferma: “La lunghezza media del pene in erezione negli europei è di circa 14 cm, ma per far provare piacere a una donna è sufficiente un pene di lunghezza anche inferiore“.
Quindi, cari maschietti, se le vostre misure superano i 12 cm, non c’è davvero alcun motivo di preoccuparsi. Tanto più che un pene è già considerato “normale” se in erezione supera i 7 cm (secondo l’Università di San Diego, in California).
Inoltre, sempre secondo il professor Colpi, “Fondamentale per il piacere femminile durante il rapporto sessuale è l’angolo di erezione, quello, cioè, che si forma tra l’addome e il glande a pene eretto. Lo si misura stando in piedi con la schiena appoggiata al muro. Il valore medio è di 45° e corrisponde – guarda caso – all’inclinazione della vagina rispetto all’addome femminile“.
Detto questo, se per una maggiore tranquillità volete voi stessi provare a verificare le “sue” misure, ecco come fare: in piedi, appoggiate un righello alla base del pene in erezione e prendete nota del responso.
Se preferite usare il metodo degli specialisti, invece, si fa così: afferrata con due dita la punta del pene non eretto, con delicatezza si cerca di stirarlo il più possibile, misurandone la lunghezza con un righello. Il valore ottenuto (detto “del pene stretched”) è inferiore di soli pochi millimetri rispetto a quello del pene in erezione.
A questo punto, tutti rassicurati sulle dimensioni ideali, speriamo che il problema non diventi l’angolazione…