Per il caldo che si fa sempre più torrido e che ci rende spossati e insofferenti, uno dei metodi preferiti ai più (ma sicuramente quello meno amico dell’ambiente) è il condizionatore.
Benvoluta da alcuni per i suoi effetti rinfrescanti e odiata da altri per i malanni che può provocare, l’aria condizionata sembra essere l’unica soluzione all’afa che in questi giorni ci attanaglia. Ma come comportarci in presenza di bimbi in casa? Si può utilizzare il condizionatore?
Ebbene si. La maggior parte dei pediatri è favorevole, solo però se usato consapevolmente e con moderazione. A rivelarlo uno studio della Lexis Ricerche, commissionato dall’azienda di climatizzazione Olimpia Splendid: stando ai risultati, infatti, dei 100 pediatri interpellati sull’utilizzo dell’aria condizionata negli ambienti di vita dei bambini, 69 è a favore.
La motivazione di un simile ed inaspettato esito starebbe nella regolazione della termostatazione che i bambini ancora non hanno perfetta e che quindi li porterebbe a soffrire più degli altri il caldo. In questo quadro, un sistema di climatizzazione può rivelarsi vantaggioso, quando ce n’è veramente bisogno.
Dei restanti 31 pediatri contrari all’aria condizionata, invece, tre quarti di essi sarebbero disposti a cambiare idea se si progettassero degli apparecchi appositi per bambini, anziani e convalescenti.
Ma allora come utilizzare il climatizzatore?
Gli esperti, innanzitutto, raccomandano di non regolare la temperatura a livelli polari: di giorno, ma anche di notte, è bene non esagerare per non esporre l’organismo a continui sbalzi termici. La temperatura ottimale, soprattutto durante le ore notturne, non scende sotto i 24-25 gradi. Inoltre, è importante anche controllare l’umidità dell’aria che, se eccessiva, risulta dannosa per il bambino tanto quanto il caldo.
Insomma, come in ogni cosa l’eccesso non va mai bene. Quindi, SI all’aria condizionata per i bambini ma sempre prestando attenzione alle basse temperature e al grado di umidità presente nella stanza: raffreddore, tosse, naso chiuso e mal di gola sono sempre dietro l’angolo.
Fabrizio Giona