L‘insonnia è una brutta bestia e dormire male o poco non fa di certo bene, né al fisico, né alla mente, visto che può addirittura danneggiare il cervello. Ma allora, una volta scelti meticolosamente il materasso, la rete e il cuscino, che posizione assumere durante il sonno per riposare al meglio?
Secondo i ricercatori della Covenant Health System, negli Usa la posizione migliore per dormire bene e evitare un risveglio dolorante è coricarsi sulla schiena, a pancia in su. E i benefici che se ne possono trarre sarebbero molti: prevenzione dei dolori a collo e schiena e riduzione del reflusso di acido gastrico. Ma anche diminuzione delle rughe, perché la posizione supina fa riposare di più e evita che la nostra faccia sprofondi del cuscino, con conseguente difficoltà nella respirazione, riducendo al minimo le contratture.
Assolutamente sconsigliata la posizione a pancia in giù che, al contrario, favorirebbe il reflusso gastroesofageo, causato dalla compressione esercitata sullo stomaco; per non parlare degli altri fastidi, come infiammazione ai nervi, dolore, formicolio e intorpidimento degli arti.
Tutt’altra storia, invece, per chi russa o chi soffre di apnee notturne e di problemi respiratori. Né su, né giù: la posizione migliore per dormire è sul lato.
Certo, quando si dorme non si può mantenere la stessa posizione per tutta la notte. E gira che ti rigira ci si ritrova abbracciati al cuscino, raggomitolati su un lato, con le braccia e le gambe in posizioni improponibili. Eppure si può iniziare cercando di addormentarsi tutte le sere sulla schiena. Potrebbe essere un notevole passo avanti verso un sano riposo e una diminuzione dei dolori al risveglio.
Roberta Ragni