pigrizia e DNA

Pigrizia e DNA: sono 2 geni a decidere quanto sei attivo

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Quello è pigro di natura…“. Mai frase fu più azzeccata.

Se vedete uno (usualmente) stravaccato sul divano senza la forza di alzare un pollice, non è colpa sua, poverino, ma dei geni che s’è ritrovato.

Ma che correlazione c’è tra pigrizia e DNA?

Stando ai dati della McMaster University di Hamilton, due geni utili alla produzione dell’enzima AMP chinasi (AMPK) controllano la quantità di energia a disposizione ed è a seconda della loro attività che si è più o meno pigri.

Due, infatti, i tipi di roditori presi in esame: alcuni avevano entrambi i geni funzionanti ed erano capaci di percorrere anche un chilometro in 20 minuti correndo su una ruota; in altri, invece, mancava l’attività di entrambi i geni tanto da riuscire a sostenere un’andatura veloce per un massimo di 40 minuti.

Conclusione degli studiosi canadesi: chi produce grandi quantità di AMPK ha più energie da utilizzare.

Ma niente scuse per i pigroni! I ricercatori precisano che la produzione di questo enzima può essere stimolata proprio dall’esercizio fisico. Per cui, mi sembra ovvio, andiamo a finire alla solita questione: dipende dalla propria volontà!

E allora, mettetevi in moto e tenete bene a mente tutti i benefici dell’attività fisica e tutti i motivi per cui (almeno) camminare fa bene!

La ricerca è stata pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania