Qualche giorno fa, uno studio svolto da Charlotte Smith, una ricercatrice di Bionsen, ha messo in luce che i cosmetici che le donne usano quotidianamente contengono un’ingente quantità di agenti chimici. Per l’esattezza 515!
La studiosa ha analizzato i prodotti di oltre 2 mila donna, giungendo alla conclusione che ogni giorno vengono usati circa 13 prodotti, ognuno dei quali è composto da almeno 20 ingredienti, non tutti di nobile natura come additivi e addensanti.
Ma Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, ha praticamente smentito quanto asserito da Charlotte Smith, invitando alla tranquillità le consumatrici e i consumatori. Già, non dimentichiamo che anche gli uomini occupano ormai una grossa fetta del mercato, tra creme e lozioni. Ma entriamo nel dettaglio.
La signora Smith ha stilato una specie di classifica dei prodotti più nocivi. In testa troviamo il lucidalabbra con ben 33 elementi nocivi insieme allo smalto, segue la crema per il corpo con 32, il mascara con 29, la crema per le mani con 11 agenti chimici. Ma il primato assoluto va al profumo, che contiene, secondo lo studio, da 250 a 400 elementi differenti.
“Si tratta di allarmismi ingiustificati” hanno detto da Unipro, secondo cui lo studio avrebbe discutibili basi scientifiche. E spiega perché bisogna fidarsi dei marchi di cosmetici italiani.
In primo luogo, prima di essere messi in commercio, tutti i prodotti cosmetici sono sottoposti a rigide valutazioni di sicurezza, che non si basano tanto sull’origine naturale o chimica dei componenti del cosmetico, ma dalla quantità di sostanza impiegata in base all’uso del prodotto.
Per cui, sostiene Unipro, “il numero degli ingredienti presenti in un prodotto non ha, quindi, correlazione con la sua sicurezza”. Eccezion fatta per i soggetti allergici, per i quali è consigliata un’accurata lettura dell’etichetta dei cosmetici.
Insomma, tra studi e smentite, l’unico consiglio efficace è cercare, quando si può di affidarsi alle cose più semplici, ai prodotti naturali e al fai da te.