“Un miracolo”, dicono i medici, quello che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha consentito a una 32enne e alla sua neonata di restare in vita: la donna, originaria di Teramo, e la figlia che portava in grembo sono state salvate grazie al lavoro congiunto di 2 équipe chirurgiche, che hanno collaborato fianco a fianco nella stessa sala operatoria.
La donna, V. F., era stata colpita da aneurisma dissecante aortico e per questo, pochissimi istanti dopo aver messo al mondo una bimba di oltre tre chili di peso con cesareo d’urgenza, ed è stata sottoposta a un intervento a cuore aperto per la sostituzione di una valvola cardiaca e di un tratto di aorta discendente.
Un’impresa per la quale è stata messa in azione una squadra formata da 15 persone tra medici, infermieri e assistenti, che hanno lavorato usando contemporaneamente due sale operatorie, perché per poterli ospitare non ne è bastata una, ma è stato necessario usarne due insieme.
L’equipe di ginecologi, guidata da Luciano Gennaccaro, farà nascere poco prima della mezzanotte la bimba, mentre il primario di cardiochirurgia, Alessandro Mazzola, effettuerà subito dopo l’intervento al cuore, terminato all’alba con successo. “L’intervento è riuscito – racconta Mazzola – ma la cosa più emozionante è stato veder nascere la bambina nella sala operatoria di cardiochirurgia, considerate le condizioni critiche in cui si trovava la mamma. Non mi era mai capitato di effettuare un intervento per dissezione aortica in gravidanza“.
Un fatto raro e “miracoloso”, quello accaduto all’ospedale Mazzini di Teramo: negli ultimi 30 anni la statistica medica riferisce di soli 40 casi simili, di cui 30% mortali per il feto e il 15% per la madre. Ma per questa giovane mamma e la sua neonata l’epilogo è stato felice. Anche se non si sono ancora potute abbracciare, adesso sono salve e stanno bene.
Roberta Ragni