Quante volte capita di pranzare con un panino incollati alla scrivania mentre si continua a lavorare? Sbagliatissimo, se non si vuole attentare alla propria silhouette.
Mangiare un sandwich o una pizza farcita davanti al pc, non solo espone a carenze nutrizionali, ma mette a rischio la linea, soprattutto se si segue una dieta. Questo perché il nostro cervello, distratto dal lavoro, non percepisce il giusto segnale di sazietà e richiede, di conseguenza, più cibo del necessario.
È consigliato, quindi, staccare la spina e alzarsi dalla propria postazione, mangiando un primo o un secondo con contorno, oppure soltanto un’insalata mista, evitando però i piatti pronti della tavola calda. L’ideale sarebbe portarsi il pranzo da casa: si sa cosa si mangia e sono sicuramente cibi meno calorici.
In tema di alimentazione, conviene evitare i tramezzini e tutti quei cibi facilmente deteriorabili, come insalate di riso e paste fredde. Le intossicazioni alimentari sono sempre in agguato.Il movimento poi è un altro motivo per alzarsi dalla sedia: mantiene elevato il metabolismo con una conseguente riduzione dei depositi adiposi e un graduale aumento della massa magra. Quindi, fare quattro passi dopo pranzo o alzarsi di tanto in tanto dalla scrivania è un ottimo metodo per bruciare calorie.
ECCO 5 ESERCIZI DA FARE ALLA SCRIVANIA
Se poi la mole di lavoro e i tempi ristretti per eseguirla impongono di mangiare in ufficio, è bene stare attenti alla scrivania: secondo i microbiologici dell’Università dell’Arizona, è 400 volte più sporca del water! Se proprio si decide di mangiare alla propria postazione, è consigliabile lavarsi accuratamente le mani e usare una tovaglietta plastificata o un vassoio, opportunamente igienizzati.
È buona abitudine anche mangiare in compagnia, così per fare quattro chiacchiere, spezzare la giornata lavorativa e rendere più piacevole il pasto.
Il lavoro occupa in media 8 ore al giorno, se ci si ritagliasse almeno una mezz’ora per la pausa pranzo non sarebbe una cosa sbagliata! Si lavora per vivere e non si vive per lavorare…
Fabrizio Giona