C’era una volta la terza età. Già, perché oggi i nostri anziani non ci stanno ad essere considerati come coloro per i quali i giochi possono considerarsi conclusi. Non solo uncinetto e partite a bocce per gli ultra sessantenni italiani, ma anche amore. É questo il dato, forse per molti sorprendente, che emerge dall’ “VIII Rapporto Censis/Salute-la Repubblica” sugli anziani in Italia.
“Oltre il 60% degli intervistati – spiega Giuseppe Roma, Presidente del Censis – mostra una vitalità emotiva nella sfera dei sentimenti”. Infatti ben il 54% dichiara di essere innamorato, ed un 7% non esclude di poter cedere ai sentimenti incontrando la persona giusta. La vita, anche quella affettiva, continua ad essere piacevole, dunque, per chi è già in pensione o vi è prossimo. L’85,8% degli intervistati si considera soddisfatto della propria vita attuale: gli anziani fanno ciò che vogliono fare, si sentono gratificati, sono in sostanza contenti di quello che hanno.
Contenti anche della propria dimensione affettiva: il 91% degli over 65 italiani è sposato in media da 42 anni con la moglie o il marito e gli anni salgono a 51 per gli ultraottantenni. Si tratta di rapporti solidi, costruiti in periodi storici difficili, tra le guerre mondiali, i sacrifici e le privazioni. Rapporti che hanno alla base rispetto, complicità ed un’intesa fondata sulla comune appartenenza alla stessa generazione: il 56% degli intervistati condanna la scelta di molti vip con i capelli bianchi di accompagnarsi a donne giovanissime.
Il 47% giudica irresponsabile la scelta di avere figli in età molto avanzata. Crolla, per la terza età, anche il tabù del sesso. Vivere l’intimità con la moglie o il marito continua ad avere un ruolo importante: si tratta, per il 53,2% degli anziani, di una componente necessaria del rapporto di coppia, anche se, rispetto alle fasi precedenti della vita, cambiano le modalità con cui viene gestita l’attività sessuale. Il 77,1% dei nonni però, condanna l’uso dei farmaci per migliorare le prestazioni sessuali: niente viagra, dunque, anche se la performance non è più quella di un ventenne. Una terza età ancora con il desiderio di assaporare la vita, quella che emerge dal rapporto Censis: il 76,2% degli anziani vuole rendersi utile in famiglia, con i figli ed i nipoti, il 74,1% desidera dedicare tempo agli amici ed il 48,4% si dedica all’assistenza delle persone in difficoltà. A testimonianza del fatto che gli acciacchi fisici non piegano lo spirito, non spengono la voglia di coccolare, di amare, di vivere.
Francesca Di Giorgio