Dove si annidano i ricordi del nostro passato, di tutte le esperienze che ci hanno resi gli individui che ora siamo?
Gli studiosi sono finalmente riusciti a fornire una risposta al quesito. Le ricerche in merito si sono svolte presso l’Università di Schleswig-Holstein, a Kiel, in Germania.
Prendendo in esame sia soggetti sani che pazienti che presentavano una rara forma di amnesia, gli esperti hanno potuto individuare un piccolo gruppo di neuroni, situati nell’ippocampo, i quali ci permetterebbero di viaggiare tra i ricordi del nostro passato.
I pazienti affetti da amnesia presentavano delle lesioni proprio nella sede di tali neuroni, detti CA1. Simili lesioni erano già state rilevate in pazienti affetti dal morbo di Alzheimer e tale ulteriore scoperta potrebbe essere utile per comprendere più a fondo il processo di perdita della memoria che caratterizza la loro malattia.
I soggetti studiati dagli esperti tedeschi sono stati monitorati tramite una risonanza magnetica funzionale, mentre si trovavano impegnati, su richiesta, a richiamare alla mente il proprio passato attraverso i ricordi risalenti a diversi decenni orsono.
Al legame della nostra mente con il passato e ai ricordi che essa ha potuto immagazzinare, è correlata la percezione del nostro sé nel presente, perché ciò che siamo è ciò che eravamo, ed è la scienza stessa oggi a riconfermarlo.
Marta Albè